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Ius Scholae, la campionessa: “Sono una donna, sono nera, mi sento italiana”

Pamela Noutcho: "Spero che un giorno lo dirà anche un pezzo di carta"

Pubblicato:08-07-2022 19:36
Ultimo aggiornamento:08-07-2022 19:42

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BOLOGNA – “Sono una donna, sono nera, sono Pamela. E sì mi sento italiana e spero che un giorno ci sarà anche un pezzo di carta che me lo dirà”. A parlare è Pamela Malvina Noutcho Sawa, pugilessa e infermiera dell’ospedale Maggiore di Bologna, vincitrice nel 2021 dei campionati italiani assoluti elite di boxe femminile nella categoria 64 chilogrammi.

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Nata in Camerun, la campionessa vive in Italia dall’età di otto anni ma non ha ancora ottenuto la cittadinanza italiana. Il suo video, che un po’ fa il verso a quello di qualche anno fa con protagonista Giorgia Meloni, è stato pubblicato sulla pagina Facebook della palestra popolare Bolognina Boxe. Che scrive: “La cittadinanza non è un privilegio e neanche un’arma di propaganda politica da sbandierare ai quattro venti quando elettoralmente conviene. Come Asd Bolognina Boxe supportiamo la battaglia di Pamela e di tutte e tutti coloro i quali subiscono sulla propria pelle un razzismo istituzionalizzato che li rende di fatto cittadini di serie B, utili quando devono produrre manovalanza a basso costo ma non quando devono ricevere diritti”. Pochi giorni fa, Noutcho ha combattuto il suo secondo incontro da professionista mentre domani è prevista una sua esibizione nella giornata inaugurale della piazza sotto le tettoia Nervi che sarà intitolata a Lucio Dalla.


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