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Cultura, Barni (Legacoop): “Cooperative strumento per la ripartenza”

Intervista a Giovanna Barni, presidente di Culturmedia Nazionale, l'associazione di Legacoop che unisce le cooperative attive negli ambiti culturali

Pubblicato:06-12-2022 20:05
Ultimo aggiornamento:12-12-2022 20:23

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MILANO – “Ci troviamo in un momento difficile, un momento di ripresa dopo tanti anni di crisi che hanno colpito soprattutto il nostro settore. Ma la cooperazione può essere uno strumento di ripartenza per moltissimi territori”. Così Giovanna Barni, presidente di Culturmedia Nazionale, l’associazione di Legacoop che unisce le cooperative attive negli ambiti culturali, parlando con la ‘Dire’ a margine dell’assemblea di Culturmedia Lombardia fa il punto sullo stato dell’industria culturale dopo la pandemia.

Per Barni “ci sono alcuni problemi che non sono stati ancora risolti, il primo è quello del lavoro culturale che ha mostrato gravi segni di precarietà e difficoltà nel periodo del covid. Ma nello stesso tempo, le cooperative sono state in grado più di altre forme d’impresa di mantenere i posti di lavoro”.

Le cooperative sono però, secondo Barni, un tipo d’impresa che, oltre alla tutela dei posti di lavoro, garantiscono “la capacità di innovare le forme e i modi di stare nel mercato”. Le cooperative, segnala infatti la presidente di Culturmedia Nazionale, “sono state molto spesso protagoniste di partenariati tra pubblico e privato, di modelli di reti, di spazi culturali di prossimità”.


Proprio quello della prossimità è, per Barni, “uno degli aspetti dai quali è possibile ripartire per andare a cogliere quelle opportunità che il Pnrr offre, purchè questi investimenti non siano soltanto materiali ma aprano le porte a una pluralità di attività come la possibilità di gestioni integrate con servizi e ristorazione. Tutte caratteristiche, capacità e competenze di cui la cooperazione dispone”.

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