A Web Industry il riconoscimento ‘Google Premier Partner’ per il 2024

Solo il 3% delle aziende digital in Italia può vantare questa qualifica

A Web Industry è andato il riconoscimento ‘Google Premier Partner’ per il 2024. Google certifica la digital company friulana, fondata e guidata da Alessandro Rubini con un ‘sigillo di eccellenza’, dopo una rigorosa selezione. Web Industry infatti è rientra così nel novero del prestigioso 3% di agenzie Google. Solo appunto il 3% delle aziende digital in Italia può vantare questa qualifica. Il livello ‘Premier’ – come specifica Google – è riservato alle aziende, che rientrano nel migliore 3% e, come tale, rappresenta il livello più esclusivo del programma.

“Siamo gli unici Google Premier Partner in Friuli Venezia Giulia– spiega Ivan Peressutti, name partner di Web Industry ed a capo della business unit che si occupa di digital advertising- proprio per la nostra capacità di generare rendimenti superiori e performance eccellenti per le aziende non solo nel settore automotive, ma anche in ambiti come: food, medicale, design e innovazione. La certificazione ci conferma capaci di gestire con successo le campagne su Google Ads con diversi tipi di budget, garantendo sempre risultati tangibili, siamo affidabili e in grado di valorizzare gli investimenti nelle attività digitali. Abbiamo accesso a eventi presso le sedi di Google in Italia ed Europa, ciò ci consente di ampliare le conoscenze, scoprire strategie all’avanguardia e acquisire insight preziosi per il successo delle nostre campagne”.

Uno status privilegiato che si concretizza anche nell’accesso anticipato ai nuovi prodotti di Google, un vantaggio competitivo, ed un supporto avanzato e diretto con il team di esperti Google Ads di Milano e di Dublino. La strategia di Web Industry rimane orientata alla mission già consolidata, perché Google non impone vincoli. “Facciamo le stesse cose, ma abbiamo acquisito maggior autorevolezza, il vantaggio per chi sceglie un’azienda Google Partner è esponenziale e riconosciuto come tale da chi opera nel nostro campo” conclude Peressutti.