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Sgarbi: “Lascio gente che non sa di cosa occuparsi, Sangiuliano compreso”

L'ex sottosegretario parla delle sue dimissioni

Pubblicato:06-02-2024 19:44
Ultimo aggiornamento:06-02-2024 19:44

vittorio sgarbi antitrust
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ROMA – “Mi sono dimesso per poter essere Sgarbi, ma lascio un impero orfano fatto di gente senza coscienza di quello di cui si deve occupare, a partire dal ministro“. Lo dice Vittorio Sgarbi intervenuto a Metropolis su Repubblica.it.

LETTERE ANONIME PRECEDENTE GRAVE, NO ANIMOSITÀ CONTRO SANGIULIANO

“La mia incompatibilità non riguarda il pagamento, ma il fatto che non potessi tenere conferenze anche a livello gratuito. Perché a me? Per le lettere anonime e per la campagna di accanimenti svolta nei miei confronti da parte di un giornale che non nomino. Alla Meloni ho detto che se si dà retta alle lettere anonime, quello che è stato fatto a me potrà essere fatto ad altri. Non ho animosità nei confronti di nessuno, nemmeno di Sangiuliano”.

IO SENZA CONFLITTI INTERESSE, DOVEVO RINUNCIARE A MIE COMPETENZE?

“Sono l’unico che non aveva alcun conflitto d’interesse nel Parlamento. Può un sottosegretario nominato perchè ha delle competenze rinunciare a quelle competenze? I miei 19 incarichi sono stati ritenti compatibili dall’Agcom”, ha aggiunto.


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