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Istat, le famiglie non riescono più a risparmiare: valore minimo dal 1995

I redditi sono in aumento, ma il potere d'acquisto è calato

Pubblicato:05-04-2024 10:43
Ultimo aggiornamento:06-04-2024 19:12

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ROMA – Nel 2023 le famiglie hanno avuto un reddito più alto, ma non è servito a molto: il potere d’acquisto è calato, i risparmi ne hanno risentito come non succedeva da quasi 30 anni. Lo certificano i dati dell’Istat.

Il reddito disponibile delle famiglie aumenta del 4,7%- dicono i dati relativi al 2023- ma si riduce il loro potere d’acquisto (-0,5%). La spesa per consumi finali cresce del 6,5% e la propensione al risparmio delle famiglie cala al 6,3%, dal 7,8% del 2022, toccando il valore più basso dal 1995, inizio del periodo di riferimento dei conti. Il tasso di investimento delle famiglie si porta al 9% (dal 9,2% del 2022). Il tasso di profitto delle società non finanziarie scende al 44,8% (dal 45,4% del 2022), nonostante la crescita del valore aggiunto del 6,2%. Il tasso di investimento si riduce al 20,9% (dal 22,3% dell’anno precedente) a seguito della diminuzione degli investimenti fissi lordi (-0,6%).


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