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A Padova respinti i ricorsi: i nomi delle due mamme non saranno cancellati dagli atti di nascita

La Procura aveva chiesto di cancellare il nome di una delle due madri dagli atti di nascita di bambine e bambini, ma i ricorsi sono stati giudicati inammissibili

Pubblicato:05-03-2024 12:58
Ultimo aggiornamento:05-03-2024 19:19
Autore:

giustizia
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VEENZIA –  Il Tribunale di Padova, con diverse pronunce depositate ha dichiarato inammissibili gli oltre trenta ricorsi con i quali la Procura aveva chiesto di cancellare il nome di una delle due madri dagli atti di nascita di bambine e bambini. E dunque, per la consigliera regionale de Il Veneto che Vogliamo, Elena Ostanel, “oggi finalmente finisce il calvario giudiziario di più di trenta famiglie che ormai da un anno si vedono costrette a dimostrare in aule giudiziarie di avere il diritto di esistere, una vera e propria vessazione dello Stato”. Ostanel fin dall’inizio si era schierata al loro fianco “perché ho sempre creduto che mettere in dubbio il diritto di una famiglia di esistere è, da parte di uno Stato che si dichiara democratico, impietoso. Ora è finalmente arrivato questo primo successo che da un po’ di sollievo alle famiglie, ma naturalmente non ferma la nostra battaglia perché non possiamo pensare che il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali vada avanti grazie a delle sentenze: serve una legge che riconosca i diritti di tutte le bambine e i bambini. Continueremo a batterci in ogni sede per continuare a garantire la tutela e la protezione necessaria a queste bambine e bambini. Da oggi però arriva un segnale chiaro al Parlamento, bisogna agire”, conclude Ostanel in un comunicato stampa.

SCHLEIN: “DA PADOVA BELLA NOTIZIA, COSA DICE MELONI?”

“Da Padova arriva una bella notizia: sono inammissibili i ricorsi della Procura contro più di trenta atti di nascita di bambine e bambini con due mamme. Ancora una volta, la tutela delle bambine e dei bambini di famiglie omogenitoriali passa per un Tribunale, che conferma l’operato di un Sindaco coraggioso e capace di ascoltare la loro domanda di riconoscimento e giustizia- commenta la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein-. Sulla politica e sul Parlamento grava una responsabilità importante: rispondere al monito formulato dalla Corte costituzionale fin dal 2021 e approvare una legge che riconosca pari dignità a tutte le famiglie. Il Partito democratico ha già depositato un disegno di legge che va in questa direzione, così come molte delle altre forze di opposizione. Cosa ha da dire il governo di Giorgia Meloni? Continuerà a fare muro o ci lascerà portare l’Italia in linea con gli altri paesi dell’Unione europea? Non possono continuare a ignorare e calpestare la dignità e i diritti di centinaia di bambine e bambini chiudendo gli occhi di fronte alla pluralità di modelli familiari che sono presenti nel nostro Paese”. 


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