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A Ravenna l’Anpi non può depositare la corona per la Liberazione, il sindaco insorge

Accortosi dell'accaduto, De Pascale ha promesso che accerterà di persona che cosa abbia causato il "grave errore"

Pubblicato:04-12-2023 19:42
Ultimo aggiornamento:04-12-2023 19:42
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anpi de pascale ravenna
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RAVENNA – “Non permettere ad Anpi di depositare la corona contestualmente a quella del Comune di Ravenna è un grave errore”. Tuona il sindaco Michele De Pascale, dopo che questa mattina, in occasione della cerimonia di celebrazione del 79esimo anniversario della Liberazione di Ravenna, non è stato permesso all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di deporre la corona in onore dei caduti, contestualmente a quella del Comune, “insieme a me, al prefetto e al direttore marittimo dell’Emilia-Romagna, come avviene tutti gli anni. Non so come questo sia potuto accadere, ma è oggettivamente un grave errore e, al di là delle responsabilità e delle motivazioni, che accerterò di persona, posso garantire che un episodio del genere non succederà mai più”. Il sindaco, infatti, appena si è sono reso conto di ciò che era successo, ha voluto depositare insieme ad Anpi la corona in onore dei caduti.

Ci tengo a sottolineare come l’Anpi rappresenti una realtà imprescindibile e di assoluta centralità per la nostra comunità, per la sua preziosa e costante attività di valorizzazione e promozione della memoria e del patrimonio storico-culturale dell’antifascismo e della Resistenza. A riprova di ciò, proprio questa mattina i 18 Comuni della Provincia di Ravenna hanno sottoscritto insieme all’Anpi il primo protocollo d’intesa territoriale in Italia dedicato all’80esimo anniversario della Liberazione”, conclude.

I 18 Municipi ravennati, infatti, si uniscono per commemorare l’80esimo anniversario e, questa mattina nel palazzo della Provincia, nell’ambito delle iniziative per la celebrazione del 79esimo anniversario della Liberazione di Ravenna, hanno firmato un protocollo d’intesa.


Assieme ai Comuni, hanno siglato l’intesa l’Anpi della provincia, appunto, l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in Ravenna e Provincia e dalla Fondazione Casa di Oriani. Verrà creato un gruppo di lavoro per elaborare i progetti che entreranno a far parte del calendario condiviso. Il protocollo è aperto inoltre all’adesione di altre istituzioni, in particolare scuole e università. Le celebrazioni ricoprono un arco temporale che va da ottobre 2024 ad aprile 2025, seguendo gli anniversari della Liberazione dei diversi Comuni: Cervia 22 ottobre, Casola Valsenio 29 novembre, Russi 3 dicembre, Ravenna 4 dicembre, Brisighella 5 dicembre, Faenza 17 dicembre, Bagnacavallo 21 dicembre, Cotignola, Alfonsine, Lugo, Fusignano 10 aprile, Riolo Terme, Solarolo e Bagnara di Romagna 11 aprile, Castel Bolognese e S. Agata sul Santerno 12 aprile, Conselice e Massa Lombarda 13 aprile.

Si tratta, commenta De Pascale, di “molto più che un’intesa formale”, bensì “della concretizzazione e della condivisione di uno degli obiettivi più significativi degli Enti locali: la valorizzazione e l’impegno alla divulgazione dei principi civici di libertà, solidarietà e uguaglianza, anche attraverso l’organizzazione di iniziative celebrative tese alla sensibilizzazione dei valori democratici espressi dalle ricorrenze istituzionali”. Tutta la provincia “lavorerà dunque all’unisono” per definire e promuovere le azioni per le celebrazioni dell’ottantesimo della Liberazione, “una ricorrenza importantissima- rimarca De Pascale- che fa memoria del fondamentale ruolo del movimento partigiano affiancato all’intervento degli Alleati e della decisiva collaborazione della collettività del nostro territorio provinciale nella lotta di liberazione dal fascismo”.

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