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Il presidente Macky Sall non si ricandida, il Senegal diventa “modello mondiale”

La scelta annunciata in diretta tv dopo i disordini e le contestazioni del mese scorso permetterà un'alternanza alla guida del Paese

Pubblicato:04-07-2023 15:55
Ultimo aggiornamento:04-07-2023 16:32

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(Foto credits Profilo Twitter del presidente Macky Sall)

ROMA – Dal Senegal giunge “un esempio molto importante per il mondo”: lo ha sottolineato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, commentando l’annuncio del presidente Macky Sall sulla decisione di non candidarsi per un terzo mandato alla guida dello Stato.

IL MESSAGGIO DEL SEGRETARIO GUTERRES

Il dirigente dell’Onu ha espresso la propria posizione anche sui social network. In un messaggio su Twitter si legge di “profondo apprezzamento” per le capacità di “uomo di Stato” mostrate da Sall. “La sua decisione rappresenta un esempio molto importante per il suo Paese e per il mondo” ha aggiunto Guterres. L’annuncio di Sall è giunto nella serata di ieri, con un messsaggio trasmesso in televisione e rilanciato subito dall’Agence de presse senegalaise e altre testate nazionali. “La mia decisione, lunga e ponderata, è di non candidarmi alle prossime elezioni del 25 febbraio 2024” ha detto il presidente, aggiungendo: “E questo anche se la Costituzione mi dà il diritto di farlo”.


DISCORSO IN DIRETTA TV

Sall, fondatore nel 2008 del partito Alliance pour la republique, ha continuato: “So che questa decisione sorprenderà tutti coloro, molti, di cui conosco la sincera ammirazione, la fiducia e la lealtà; e sorprenderà anche coloro che desiderano vedermi guidare ancora il Paese”. Il presidente ha concluso: “Il Senegal va oltre la mia persona ed è ricco di leader capaci di sostenere la crescita nazionale”.

LE ACCUSE DELL’OPPOSITORE SONKO

A denunciare l’incostituzionalità di un terzo mandato per Sall era stato in particolare l’oppositore Ousmane Sonko, alla guida del partito Patriotes africains du Sénégal pour le travail, l’éthique et la fraternité (Pastef). Il dirigente è stato condannato a due anni di carcere il mese scorso, con una sentenza che gli vieta di candidarsi alle prossime elezioni. La decisione giudiziaria è stata all’origine di disordini e scontri di piazza in Senegal, con un bilancio di almeno 16 morti.

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