NEWS:

Cervello italiano torna a casa: l’astrofisico dalla Germania in Lombardia per studiare i buchi neri

L'astrofisico Mattia Sormani ha ottenuto il finanziamento Erc Starting Grant 2023 ad Heidelberg. Lavorerà all'Università Insubria

Pubblicato:01-12-2023 08:30
Ultimo aggiornamento:01-12-2023 09:09
Autore:

sormani
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

MILANO – Un cervello italiano, formatosi negli anni tra Germania e Inghilterra, che rientra a casa, nel comasco, con moglie e figli che hanno peregrinato con lui per 10 anni (i figli meno, perchè Stella e Francesco hanno solo cinque e due anni). E porta in dote un milione e mezzo di fondi europei alla “sua” Università per una ricerca su un importante problema astrofisico: come la materia viene trasportata dal bordo della Galassia, dove si trovano il pianeta Terra e il sistema Solare in cui abitiamo, fino al centro, a distanze di ventimila anni luce da noi, dove si trova un buco nero supermassiccio? Di cosa si nutrono i buchi neri? Il colpaccio è dell’Università Insubria di Como e Varese, che racconta il ritorno da figliol prodigo di Mattia Sormani a Como- dove da aprile 2024 ricomincerà il suo lavoro dal Dipartimento di Scienza e alta tecnologia- grazie anche a 300.000 euro da Fondazione Cariplo per il “rientro dei cervelli” in Lombardia.

Sormani, giovane astrofisico, 35 anni, ha chiesto di trasferire il finanziamento Erc Starting Grant 2023 dall’ateneo tedesco di Heidelberg, con cui aveva partecipato al bando, all’ateneo della sua terra di origine. L’Insubria accoglie così un “cervello di ritorno” di grandissime potenzialità, che è anche il suo primo Erc winner. Il programma Erc, European Research Council, è stato creato dall’Unione Europea nel 2007 e finanzia talenti per svolgere “ricerca di frontiera” in qualsiasi disciplina, con l’eccellenza come unico criterio di selezione: eccellenza del ricercatore e del progetto proposto.

Sormani, originario di Sormano, nel Comasco, dopo il Liceo scientifico Galileo Galilei di Erba, si è laureato nel 2012 all’Università di Pisa e alla Scuola Normale di Pisa. Sono seguiti un dottorato a Oxford in Astrofisica teorica, e poi l’attività da ricercatore all’Università tedesca di Heidelberg, dove si trovava quando ha partecipato all’Erc, e all’Università britannica del Surrey, dove si trova ora. Con Mattia c’è la moglie Viviana Ponta, che ha una laurea in musicologia, un dottorato di ricerca in filologia moderna e un diploma di pianoforte in Conservatorio. “L’esperienza all’estero- dice Sormani- mi ha permesso di acquisire competenze che ora vorrei riportare nel mio territorio di origine per dare un impulso di innovazione. E, con lo stesso spirito, vorrei crescere qui i miei figli, investendo anche in questo modo sul futuro di questo Paese“. Con Sormani lavorerà un team di sei nuovi dottori di ricerca che saranno individuati tramite concorso.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it