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La svolta di Merola: “30 milioni per lo stadio e niente outlet ai Prati di Caprara”

Ieri sera alla Festa dell'Unità il sindaco di Bologna ha annunciato il piano per ristrutturare lo stadio

Pubblicato:01-09-2018 10:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:30

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BOLOGNA – Partenariato pubblico-privato tra il Comune e il Bologna calcio per ristrutturare lo stadio Dall’Ara. E niente outlet ai Prati di Caprara, che diventerà “un grande parco urbano, più grande dei Giardini Margherita”. Ad annunciare la svolta è il sindaco Virginio Merola, ieri sera nella consueta intervista con la stampa cittadina alla Festa dell’Unità di Bologna. Microfono alla mano, Merola apre la serata anticipando le domande.

“Il Bologna ci ha presentato un progetto preventivo da 70 milioni di euro- spiega Merola- oggi ho parlato con Fenucci e siccome abbiamo un bilancio solido, abbiamo deciso come fanno in tutta Europa di fare un partenariato pubblico-privato per ristrutturare lo stadio: 40 milioni li mette Saputo, 30 milioni il Comune. Contribuiremo applicando la legge nazionale sugli stadi, che snellisce le procedure e dà certezza sui tempi. Ci muoveremo così. Fenucci ha preso atto della nostra decisione, è d’accordo”.

Le cifre sono ancora indicative, precisa il sindaco. “La prossima settimana apriremo il tavolo tecnico e sapremo il costo esatto- afferma Merola- il Comune farà la sua parte”. Merola assicura dunque che “non faremo uno stadio nuovo, nè cementificheremo altre aree. Non siamo interessati all’outlet- dice chiaro e tondo il sindaco- perchè è una procedura farraginosa e che ci pone in una situazione di possibili ricorsi, che non possiamo permetterci”. La legge nazionale sullo stadio, spiega Merola, “dice che le aree compensative devono essere contigue e i Prati di Caprara non lo sono”. Inoltre, per l’outlet sarebbero stati necessari “un project financing e una gara, a cui avrebbero potuto partecipare tutti coloro che hanno un’area adeguata”. Insomma una procedura “incasinata”, afferma il sindaco. Inoltre, i Prati di Caprara “hanno un altro destino- afferma Merola- già previsto dal Psc. E’ un’area che abbiamo tolto ai militari, ma non è ancora civile perchè va bonificata: sulle mine non si discute. Dopodiché procederemo a fare un grande parco, un bosco urbano, più grande dei Giardini Margherita, dove fare case popolari belle, a risparmio energetico e senza cementificare, perchè è un’area dismessa”.


Il sindaco si toglie infine qualche sassolino dalle scarpe. “Ne ho sentite di tutti i colori in questi mesi, ho ascoltato con pazienza democratica- afferma- nessuno ci ascoltava quando dicevamo che non c’era nessun progetto di cittadella della moda e che non era ancora arrivato il progetto dello stadio. Due giorni fa è arrivato, oggi ho parlato con Fenucci”.

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