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E’ scontro sulla bandiera Sarda. Sale: Via i 4 mori? Una provocazione

Continua il dibattito sulla possibile modifica della bandiera della Sardegna. A

Pubblicato:14-02-2015 11:52
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:07

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sardegnaContinua il dibattito sulla possibile modifica della bandiera della Sardegna. A discutere in questi giorni sono stati il consigliere regionale Gavino Sale, storico leader dell’Irs, e il noto artista Pinuccio Sciola che aveva detto che “i quattro mori non sono un simbolo di pace”.

Oggi sull’argomento è tornato Sale, in particolare sul dibattito scatenato in questi giorni da Sciola, che aveva proposto di modificare la bandiera sarda togliendo i quattro mori che rappresenterebbero le teste mozzate di quattro saraceni sconfitti in battaglia dagli aragonesi. “La provocazione di Sciola ci impone la ricerca e la conoscenza della nostra storia, quindi ben vengano il dibattito e le provocazioni intelligenti affinché si possa serenamente discutere sulla conoscenza storica, della quale noi sardi siamo assolutamente deficitari”.

“Penso- continua- che il ragionamento di Sciola regga, quando dice che, soprattutto in questo periodo, non possiamo andare in giro per il mondo con quattro teste mozzate. Non è comunque un argomento facile da commentare- spiega Sale alla ‘Dire’- perché bisogna considerare due aspetti: uno è l’origine della bandiera odierna, che è indubbio che non sia tanto gloriosa, visto che rappresenta il simbolo dei conquistadores. Come è indubbio che il nostro vero simbolo sia quello dell’albero eradicato degli Arborea, che tra l’altro rappresenta un periodo di grande prosperità e di indipendenza”.


Tuttavia, “c’è un altro aspetto- continua- che è anche il nocciolo del dibattito: ormai i sardi si sono affezionati  alla bandiera ufficiale e si identificano nei quattro mori, è difficile cambiare un sentimento così forte. Ma la storia non resta mai immutabile- conclude- e la sua conoscenza  può servire a disvelare la verità sulla nostra bandiera e fare in modo che i sardi un giorno possano immedesimarsi nel vecchio simbolo”.

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