Roma, 29 mar. - La contaminazione tra conoscenze mediche e ingegneristiche "è sempre più richiesta per far fronte alle sfide che ci attendono". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell'Anno Accademico 2022/2023 dell'Università Politecnica delle Marche, ad Ancona. "Come evidenziato in un recente documento del Consiglio Superiore di Sanità - ha continuato Schillaci- l'interazione con l'Intelligenza Artificiale però non è scevra da rischi che possono derivare da un eventuale utilizzo privo di una rigorosa validazione scientifica, oppure da discriminazioni, ad esempio di genere, introdotte dalla programmazione degli algoritmi; o ancora dall'assenza di informazioni sulla sicurezza e la riproducibilità nell'uso di questi sistemi, da una preparazione non adeguata del personale medico e sanitario al loro corretto utilizzo. Rischi che attraverso i percorsi formativi appropriati possiamo arginare. Dobbiamo, infatti, essere consapevoli che, in generale ogni evoluzione tecnologica non è un valore fine a se stesso, ma una grande opportunità da non sprecare e da utilizzare in maniera appropriata".
"Occorre, dunque, un'attenta programmazione per far sì che le apparecchiature a disposizione siano impiegate in modo idoneo e in setting assistenziali di riferimento adeguati- ha ribadito il ministro- Ciò è importante per evitare di disporre di macchine troppo evolute ma poco o male utilizzate, anche per la mancata formazione del personale dedicato, oppure, al contrario, di strumenti obsoleti che non consentono diagnosi e terapie precise".
"Si tratta sostanzialmente- ha concluso Schillaci- di saper governare un progresso inarrestabile e di implementare misure per mettere il sistema salute nelle condizioni di saper gestire le innovazioni tecnologiche che svolgono un ruolo cruciale nella medicina personalizzata e nella capacità di terapie mirate".
(Red)