Roma, 24 lug. - A rischio la qualità dell'assistenza nel 72% dei reparti: è l'estate degli ospedali del Lazio così come emerge dalla survey condotta dalla Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi) in 11 Unità operative di medicina interna degli ospedali laziali. E' tempo di vacanze anche per i medici, spiega Fadoi, che negli ospedali del Lazio d'estate si rimboccano le maniche per non lasciare senza assistenza i pazienti, aumentando il volume di lavoro in quasi la metà dei casi per sopperire a carenze di organico che tra giugno e settembre diventano insostenibili, visto che circa un terzo di loro va in ferie. Così molti fanno gli extra per coprire i turni di notte e il 27,3% salta i riposi settimanali.
Nonostante l'impegno però le attività ambulatoriali diminuiscono appunto nel 72,7% dei casi e chiudono del tutto nel 9% degli ospedali laziali, mentre complessivamente la qualità dell'assistenza sanitaria, richiesta anche d'estate, è a rischio nel 72,7%% dei casi in modo sensibile. Tra giugno e settembre, secondo l'indagine Fadoi, avviene per totalità dei medici del Lazio che usufruiscono dei 15 giorni di vacanze nel periodo estivo, come garantito dal contratto nazionale di lavoro. Questo comporta una riduzione degli organici in reparto che varia tra il 21 e il 30% nel 63,6% dei casi, tra il 30 e il 50% nel 18,2% dei reparti, mentre la carenza è tra l'11 e il 20% in una analoga percentuale di casi.
(Red)