Roma, 14 lug. - "Abbiamo stanziato fondi straordinari per l'abbattimento delle liste d'attesa e ci attendiamo che tutte le Regioni li sappiano impiegare con urgenza e al meglio". Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo oggi al question time in Senato in merito alle misure per ridurre i tempi delle liste di accesso alle prestazioni sanitarie.
"Stiamo lavorando in controtendenza- ha proseguito- non vogliamo più bonus e misure tampone o arrotondamenti vari, ma interventi strutturali, con più soldi per il personale medico e sanitario, più tutele per gli operatori sanitari e più fondi per retribuire gli straordinari, più posti per chi vuole studiare medicina".
Alcuni problemi, ha aggiunto quindi Schillaci, derivano da "scelte errate e prolungate negli anni, che oggi siamo chiamati a fronteggiare. Ne citerò due: il blocco indiscriminato del turnover, che oggi ci crea carenza di medici soprattutto in alcuni settori; il taglio inaccettabile di 37 miliardi dal 2010 al 2019 a danno sanità pubblica".
FONDI STRAORDINARI LISTE ATTESA NON UTILIZZATI PER ALTRI SCOPI - "In merito a come le Regioni e le Province autonome abbiano utilizzato i fondi destinati al recupero sui ritardi accumulati nelle liste d'attesa, devo premettere che il ministero della Salute ha condotto un monitoraggio sistematico dello stato di avanzamento delle attività di recupero, prolungatosi fino alla fine del 2022. L'esito di questo monitoraggio ha effettivamente evidenziato, da parte degli enti territoriali, il mancato utilizzo dell'intera quota dei finanziamenti stanziati, ma va precisato che le quote di finanziamento non utilizzate non sono state utilizzate per altro scopo" ha detto ancora il ministro della Salute, Orazio Schillaci.
"Al fine di supportare le Regioni e le Province autonome nell'attuazione di quanto disposto con il decreto legge del 2022- ha proseguito- il ministero ha diramato uno specifico atto indirizzo per dare indicazioni sulle attività di recupero delle prestazioni ambulatoriali, screening e ricovero ospedaliero per ridurre le liste d'attesa, garantendo nel contempo il proseguio delle attività di monitoraggio e supporto fornito al ministero della Salute da Agenas".
Schillaci ha quindi confermato l'intenzione di "verificare ancora meglio come siano stati spesi i fondi straordinari stanziati per le liste d'attesa. Questa situazione- ha però tenuto a sottolineare- dimostra che i fondi servono ma ciò che serve soprattutto è saperli spendere. Il ministero non mancherà nei controlli, ma serve maggiore responsabilità da parte di molti Regioni per moltiplicare gli sforzi per garantire il fondamentale diritto alla salute".
(Red)