Roma, 15 giu. - "Research and innovation on green transition, biodiversity and sustainability". E' il titolo del workshop con cui l'Università Campus Bio-Medico di Roma ha festeggiato i suoi 30 anni di attività insieme al centenario del Consiglio Nazionale delle Ricerche. "Per noi è un onore avere condiviso questo evento col centenario del Cnr, con cui abbiamo rapporti strategici per sviluppare ricerca su temi per noi fondamentali come l'area medica, la medicina- ha spiegato il rettore dell'Università, Enrico Guglielmelli- ma anche l'ingegneria legata a quelle tecnologie che possono supportare il benessere delle persone, a partire dalle cure sanitarie, ma e lo sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale ed etico".
Al workshop hanno partecipato anche le università del Lazio "per lavorare insieme al piano strategico della ricerca su sostenibilità, biodiversità e materiali- ha detto la presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza- Il Cnr vuole sviluppare un suo piano strategico insieme agli studenti e ai professori più di quanto fatto fino ad oggi. I prossimi saranno i 100 anni determinanti per salvare il pianeta".
SCHILLACI: CAMPUS BIO-MEDICO E CNR PUNTI RIFERIMENTO IN RICERCA E SANITÀ - "Il Campus Bio-Medico di Roma e Cnr sono due istituzioni punto di riferimento nel panorama medico e della ricerca scientifica e a cui vanno le mie più sincere congratulazioni" ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo al workshop.
"La ricerca e l'innovazione sono strategiche per la transizione verde e per la biodiversità, settori in cui l'Italia eccelle e vedono il Cnr e il Campus Bio-Medico molto attivi con progetti e iniziative sperimentali- ha spiegato il ministro- Lo sono ancora di più per la sanità pubblica, non solo per garantire la sosteniblità del servizio sanitario nazionale e la tutela dei principi di universalità e uguaglianza ma anche un'assistenza sanitaria sempre più equa e personalizzata e per superare le diseguaglianze presenti ancora oggi sul territorio nazionale.
Obiettivi che rappresentano una priorità e per i quali il ministero sta profondendo il massimo impegno".
"Allo stesso tempo, in linea con l'approccio One Health evoluto nella Planetary Health, siamo tutti chiamati ad attuare e sollecitare politiche e comportamenti che favoriscano lo sviluppo armonico e sostenibile della natura, dell'ambiente e del benessere della nostra comunità- ha aggiunto Schillaci- Risultati che possiamo ottenere sostenendo la ricerca, la scienza e la digitalizzazione. Nell'ambito del piano nazionale degli investimenti complementari al Pnrr ricordo che sono stati finanziati per oltre 21 milioni di euro 14 progetti di ricerca applicata nelle aree di intervento 'Salute, Ambiente, Biodiveristà, Clima', che vedono coinvolte numerose regioni.
Tutti i progetti sono stati avviati e riguardano anche la prevenzione dai rischi sanitari associati ai cambiamenti ambientali e socio economici, alla sicurezza dell'uso dell'acqua, alla transizone verde".
(Red)