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Malattie rare, al Bambino Gesù 20 reti europee e 23 centri riferimento regionali
Roma, 27 feb. - Alla vigilia della Giornata mondiale delle Malattie Rare del 28 febbraio, l'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma annuncia l'apertura di un percorso dedicato alla sindrome di Kabuki e sottolinea la centralità delle reti nazionali e internazionali per offrire ai pazienti e alle loro famiglie diagnosi più rapide, presa in carico personalizzata e ricerca traslazionale con l'obiettivo di migliorare la qualità di vita. Proprio alle Reti Europee è dedicata la tavola rotonda online, in corso questa mattina, organizzata insieme all'Osservatorio Malattie Rare (OMaR) e a Orphanet.
LE RETI DI RIFERIMENTO EUROPEE - Le ERN (European Reference Networks) sono reti europee di centri clinici di eccellenza.
Hanno l'obiettivo di ottimizzare le cure per le malattie rare e favorire la presa in carico dei pazienti che richiedono trattamenti altamente specialistici. Queste reti consentono alle persone affette di accedere ai migliori trattamenti e alle sperimentazioni terapeutiche condivise su base europea.
Le ERN riuniscono centri clinici di riferimento, selezionati in base alla loro attività e verificata competenza nei rispettivi ambiti. Ad oggi partecipano alle Reti Europee oltre 300 ospedali in 26 nazioni del Continente. L'ospedale Bambino Gesù è il primo centro pediatrico europeo per numero di affiliazioni alle ERN, essendo stato accreditato a 20 delle 24 ERN ad oggi istituite.
LA RETE REGIONALE E SUOI CENTRI - La Rete Regionale delle Malattie Rare del Lazio è costituita da 21 istituti i cui centri sono riferimento per tutte le malattie rare incluse nei LEA. Il Bambino Gesù è l'istituto con il maggior numero di centri di riferimento attribuiti: 23 su 107. Nella Rete Regionale del Lazio risultano iscritti più di 62mila soggetti con malattie rare, di questi 1 su 4 (il 26%) appartiene all'età pediatrica. Quelli seguiti dal Bambino Gesù e iscritti nelle Rete sono più di 17mila. Numero che arriva a 25mila se si includono i pazienti non ancora diagnosticati e, perciò, non ancora iscritti nella Rete Regionale. "Le reti internazionali e quelle regionali- ha spiegato il dottor Andrea Bartuli, responsabile di malattie rare e genetica medica del Bambino Gesù- sono fondamentali per garantire ai pazienti e alle loro famiglie una diagnosi rapida, una presa in carico centrata sulle necessità del singolo paziente e l'attivazione di linee di ricerca per individuare nuove terapie dedicate. Questo è possibile mettendo a sistema la casistica, spesso molto limitata per la singola malattia rara, e le conoscenze dei maggiori centri specializzati sia sul territorio nazionale che in Europa".
IL PERCORSO PER LA SINDROME DI KABUKI - Il percorso per la sindrome di Kabuki è dedicato all'inquadramento diagnostico e alla presa in carico dei bambini e dei ragazzi affetti da questa patologia. Si tratta di una malattia rara di origine genetica associata a ritardo nello sviluppo intellettivo, difficoltà nell'alimentazione con crescita pondero-staturale stentata, malformazioni congenite e caratteristiche facciali tipiche.
L'incidenza è di 1 nuovo nato ogni 32mila, ma è probabilmente sottostimata. Il percorso dedicato del Bambino Gesù serve a facilitare la diagnosi e la presa in carico dei bambini e dei ragazzi andando così incontro alle esigenze dell'intero nucleo familiare. La famiglia viene affidata al 'Case-Manager' del bambino che garantisce la personalizzazione del percorso, il coordinamento degli interventi multidisciplinari e l'attivazione degli studi genetici per permettere il corretto inquadramento patogenetico con lo studio dei geni-malattia associati alla sindrome di Kabuki.
Il nuovo percorso rappresenta il primo passo per la creazione di una rete tra centri italiani esperti in assistenza, diagnosi e ricerca nei pazienti affetti da questa condizione. L'iniziativa è nata dall'idea dal papà di una paziente seguita per alcune problematiche dal Bambino Gesù e sarà svolta in stretta collaborazione con il gruppo di ricerca del professor Merla della Università Federico II e dell'IRCCS CSS di San Giovanni Rotondo, che da diversi anni studia le basi molecolari della sindrome di Kabuki.
"Il Bambino Gesù- ha detto il professor Bruno Dallapiccola, direttore scientifico emerito dell'ospedale- conferma con questa iniziativa il suo storico impegno nei confronti di questa malattia rara, alla quale ha portato una serie di contributi originali, compresa la delineazione del quadro clinico nel neonato, le cardiopatie associate, il profilo neurocomportamentale, nonché la scoperta di uno dei due geni-malattia e la descrizione di malattie simili alla sindrome di Kabuki. Il progetto a regime prevede la creazione di una rete nazionale di centri, che armonizzeranno i protocolli di presa in carico con un approccio multispecialistico- ha concluso- garantendo uguali opportunità su tutto il territorio alle persone affette, la creazione di una biobanca e di un sito web dedicato".
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Leonardo Carletti |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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