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Magi: "Fascicolo sanitario elettronico utile quando realmente attivo e ovunque. Manca condivisione, utilizzati troppi sistemi informatici differenti"
Roma, 31 ago. - "Il Fascicolo sanitario elettronico è davvero utile, ma se si parla della sua reale applicazione siamo purtroppo ancora molto indietro. Grazie a questo strumento, infatti, i medici hanno a disposizione la storia clinica del paziente e nel momento in cui lo ricevono conoscono già le attività da mettere in campo per prendersi cura della persona nel modo migliore". Lo spiega all'agenzia Dire il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi.
Strumento importante, dunque, ma che tarda a decollare. "Il vero problema- prosegue- è che il Fascicolo sanitario elettronico è stato bloccato per molto tempo dal Garante della privacy, poichè ogni paziente deve dare l'autorizzazione al trattamento dei propri dati". Ora sembra esserci una soluzione. "Sarà lo stesso medico di medicina generale- dice il presidente dell'Omceo Roma- a farsi dare l'autorizzazione all'utilizzo dei dati per poterli poi inserire nel Fascicolo sanitario elettronico. In alternativa potrebbe essere lo stesso paziente a inserirli. È chiaro a tutti, però, che questa procedura deve essere semplificata il più possibile".
Anche per quanto riguarda il Fascicolo sanitario elettronico, l'Italia corre a diverse velocità. "In questi giorni- rende noto Magi- alcune Regioni hanno cominciato a lavorare e hanno già a propria disposizione un Fascicolo sanitario elettronico. Non è certamente perfetto e definitivo, ma rappresenta già un buon inizio per andare incontro alle necessità di medici e pazienti. In altre Regioni, invece, non si è nemmeno iniziato". Per quanto riguarda il Lazio "si può già entrare nel Fascicolo sanitario elettronico ma bisogna creare le condizioni per poter utilizzare questo strumento tutti i giorni e non in maniera saltuaria".
Il numero uno dell'Ordine dei medici di Roma accende poi i riflettori su un'altra criticità relativa al Fse, la condivisione. "Purtroppo- dichiara- tutti i medici italiani, da Nord a Sud, usano software differenti. Non solo le Regioni usano software diversi, ma questo avviene anche tra gli stessi medici di medicina generale. Anche all'interno dei poliambulatori, gli specialisti ambulatoriali hanno un software messo loro a disposizione dalla Asl, mentre gli ospedalieri lavorano con un software che ha altre caratteristiche. Non c'è dunque uno strumento di condivisione dati perchè si ricorre a sistemi informatici differenti".
"Per uniformare il sistema- conclude Magi- è necessario che i dati vengano condivisi e che i vari sistemi siano compatibili fra loro. Sappiamo che è possibile farlo da un punto di vista tecnico ma quando si arriva alla scelta politica e quando si deve mettere tutto nero su bianco ecco che emergono difficoltà burocratiche e interessi differenti. Tutto questo non agevola l'utilizzo del Fascicolo sanitario elettronico e l'uniformità dei dati e, soprattutto, non risolve il problema".
(Fde/Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Stefano De Lillo |
SEGRETARIO Cristina Patrizi |
TESORIERE Guido Coen Tirelli |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Musa Awad Hussein |
Emanuele Bartoletti |
Vincenzo Bianco |
Gianfranco Damiani |
Aldo Di Blasi |
Marina Di Fonso |
Luisa Gatta |
Valentina Grimaldi |
Andrea Isidori |
Ivo Pulcini |
Maria Grazia Tarsitano |
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CONSIGLIERI ODONTOIATRI |
Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
Brunello Pollifrone |
Sabrina Santaniello |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
VICE-PRESIDENTE Sabrina Santaniello |
SEGRETARIO Giovanni Migliano |
Claudio Arcuri |
Francesco Carpenteri |
Antonio D'Apolito |
Nicola Illuzzi |
Rebecca Jewel Manenti |
Giuseppe Marzo |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Leonardo Carletti |
REVISORE EFFETTIVO Alfredo Cuffari |
REVISORE EFFETTIVO Antonio Manieri |
SUPPLENTE Giovanni Carnovale |
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