Roma, 10 ott. - Sergio Bracarda è il nuovo Presidente Nazionale della Società Italiana di Uro-Oncologia (Siuro). L'elezione, si legge nella nota di Siuro, è avvenuta durante il XXXII Congresso Nazionale della Società Scientifica chiuso sabato scorso a Firenze con la partecipazione di oltre 400 specialisti. Nato a Perugia, Bracarda è direttore della S.C. di Oncologia Medica e Traslazionale e del Dipartimento di Oncologia presso l'Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni. Dal 2021 è stato presidente incoming della Siuro e subentra al dottor Alberto Lapini.
"Ringrazio tutti i soci per la fiducia che mi hanno dato- afferma il neo Presidente Bracarda- Nei prossimi anni mi impegnerò a rilanciare ulteriormente le molte iniziative che la nostra Società Scientifica sta promuovendo. Il primo impegno sarà sicuramente quello di potenziare le nostre Scuole, già particolarmente apprezzate a livello nazionale per il loro ruolo formativo, sia clinico che metodologico. Sosterremo inoltre anche altri eventi dedicati alla preparazione degli specialisti e continueremo ad aggiornare in modo continuativo anche il format del nostro Congresso Nazionale. Tutto questo sempre nel segno della multidisciplinarietà che da sempre contraddistingue la 'vision' della Siuro in Uro-Oncologia, un'area da valorizzare all'interno del nostro sistema sanitario nazionale. Tante sono, infatti, le novità scientifiche a riguardo sia in ambito diagnostico che terapeutico a fronte di una incidenza sempre crescente di malattie e a un nostro dovere di affrontare queste patologie con grande professionalità e perizia, dalla prevenzione ai trattamenti, dalla formazione del personale medico-sanitario fino alla sensibilizzazione dei cittadini", conclude.
Bracarda avrà al suo fianco nei rinnovati vertici della Siuro Giaro Conti (Segretario e Tesoriere) e Rolando Maria D'Angelillo (Vice Presidente). Sono stati eletti nel direttivo nazionale: Stefano Arcangeli, Elena Bertelli, Nicolò Borsellino, Orazio Caffo, Paolo Castellucci, Rodolfo Hurle, Roberta Luciano', Giovanni Pappagallo e Marco Roscigno.
(Red)