Roma, 10 ott. - "Questo è il luogo ideale per mettere insieme prevenzione, salute e sport. Per mantenersi in salute, infatti, è importante fare sport ma è anche indispensabile fare tanta prevenzione. Purtroppo con la pandemia ci sono state meno persone che hanno fatto indagini. Questa è un'occasione importante per farlo e per iniziare a creare una alleanza sempre più stretta tra medico e cittadino, sia per la prevenzione sia per i salutari stili di vita. Tutelando la salute risparmiamo: più persone si ammalano e più il servizio sanitario costa. Invece possiamo utilizzare i soldi risparmiati per potenziare e migliorare il Servizio sanitario nazionale". Così Antonio Magi, presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, al 'Tennis & Friends - Sport e Salute', che si è svolto al Foro Italico di Roma registrando numeri da record con 80.000 presenze e 20.830 screening gratuiti effettuati. L'Omceo capitolino è stato protagonista di questa tre giorni dedicata alla prevenzione.
Nelle strutture sanitarie, ha detto poi Magi nell'ambito dell'incontro sul tema 'Sanità pubblica e privata a confronto', coordinata e moderata dal dottor Giovanni Carnovale dell'Omceo Roma, "manca uno standard di accoglienza e rapporto con i cittadini. Non è importante il nome della struttura ma il rapporto con i pazienti. Dobbiamo dare un criterio di comportamento e di comunicazione verso i cittadini".
"Inoltre- ha aggiunto il presidente dell'Ordine capitolino- ci deve essere un aggiornamento dei servizi sanitari per andare incontro agli anziani, per far sì che possano usufruire nel migliore dei modi dei servizi". Senza dimenticare che "sono anni che non assumiamo giovani, che sempre più spesso vanno all'estero. Se li facciamo andare tutti via chi rimane? Dobbiamo darci tutti da fare, la sanità è una", ha concluso Magi.
(guarda la videointervista a Magi)
MONSIGNOR PAGLIA: PUBBLICO E PRIVATO INSIEME, PARTIRE DA PIÙ DEBOLI - "Non è possibile dividere l'Italia in pubblica e privata di fronte alla salute. Io sono certo che il futuro o è assieme o non è- sono state invece le parole di monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita- In questo senso se penso alle fasce più deboli, come anziani e bambini, come possiamo immaginare che un servizio, o solo pubblico o solo privato, possa farsi carico, in merito degli anziani, di 14 milioni di persone. Inoltre, bisogna tenere conto che quando parliamo di salute non parliamo solo di malattia, ma è anche un problema sociale, di relazioni, bisogno di vincere la solitudine. Ecco perché tutto il Paese deve prendersi carico della popolazione partendo dai più deboli".
(guarda la videointervista a monsignor Paglia)
(il palco della tavola rotonda 'Sanità pubblica e privata a confronto', coordinata e moderata da Carnovale e a cui hanno partecipato tra gli altri Magi e monsignor Paglia)
(Lul/Dire)