Roma, 8 lug. - Si prospettano settimane di lavoro intenso per i medici di medicina generale di Roma e provincia. "I mmg faticano a trovare sostituti che consentano loro di fare delle normali ferie. Il loro lavoro, inoltre, è gravato, proprio in questi ultimi giorni, dalla ripresa dei contagi del Covid che per fortuna non richiedono ospedalizzazioni, ma determinano che la gestione della maggior parte dei nuovi casi proprio da parte dei medici di famiglia". L'allarme viene da Stefano De Lillo, vice presidente dell'Omceo Roma e provincia, che fa il punto della situazione della medicina generale soprattutto in vista delle ferie estive.
"Come Ordine è necessario affrontare urgentemente con l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, la situazione della medicina generale e territoriale, perché riteniamo che ci siano delle criticità da affrontare insieme- spiega De Lillo- I medici di base, infatti, che tanto si sono spesi e sacrificati in questi due anni di pandemia, insieme ad altri professionisti della sanità , si troveranno ad affrontare questa estate con grande difficoltà . Difficoltà determinata da ciò che noi abbiamo denunciato tante volte e cioè il mancato ricambio del grande numero di colleghi che sono andati in pensione e non vengono sostituiti da medici neo laureati o neo specializzati alla scuola regionale di medicina generale.
Inoltre- prosegue il vice presidente dell'Omceo Roma- lamentiamo anche quest'anno che il bando di iscrizione a Medicina, seppur abbia visto un lieve aumento del numero dei posti (superiore a 14mila), non copre il numero di medici andati pensione, così come non fa fronte alle esigenze il numero di posti della scuola di specializzazione in Medicina generale".
De Lillo tiene poi a ricordare un altro tema che l'Ordine dei Medici e Odontoiatri di Roma e provincia considera preoccupante: "L'ipotesi di riforma della medicina territoriale, attraverso le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza, centrata soprattutto sul fronte delle infrastrutture e degli immobili ma poco sul personale sanitario, senza il quale- ribadisce in conclusione- questa riforma è irrealizzabile".
(Arc/ Dire)