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VIDEO | A Napoli sbarcano i migranti della Geo Barents, 34 i minori non accompagnati

Saranno tutti portati al residence dell'Ospedale del Mare dove saranno affidati a una cooperativa del Terzo settore

Pubblicato:27-04-2023 09:25
Ultimo aggiornamento:27-04-2023 20:08

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NAPOLI – Al porto di Napoli sono sbarcati i 75 migranti ospitati a bordo di Geo Barents, la nave di ricerca e soccorso di Medici Senza Frontiere approdata stamani intorno alle 7. I 75, tra cui 34 minori non accompagnati, erano stati soccorsi lunedì al largo della Libia. Ad attenderli, tra gli altri, personale dell’Asl Napoli 1, della Croce rossa, del Comune e della Protezione civile e una delegazione di Mediterranea Saving Humans.

CAPO MISSIONE MSF: “IN 75 SALVATI DA UN BARCHINO DI LEGNO

“Hanno cominciato a sbarcare famiglie e minori accompagnati, stiamo procedendo dopo le visite mediche, tutto procede”, ha spiegato dal porto di Napoli Juan Matias Jil, capo missione di Medici Senza Frontiere, dopo l’inizio delle operazioni di sbarco dei 75 migranti a bordo della Geo Barents.
“Erano scioccati per la situazione, per il momento, ma – ha detto – in termine di salute stanno bene, stabile direi. C’è qualche situazione che stiamo gestendo con l’autorità sanitaria locale ma nulla di grave”.

Jil ha raccontato poi la dinamica del soccorso: “Da qualche giorno eravamo a largo della Libia, in acque internazionali, li abbiamo avvistati dal ponte di comando della nave. Era un barchino di legno con 75 persone a bordo (di 11 diverse nazioni dell’Africa subsahariana), tra loro 41 minori (di cui 34 non accompagnati, ndr), 13 tra donne e bimbe. Tutte le persone che erano sul barchino sono state trasferite a bordo. Sicuramente mettersi in questo viaggio – voluto rimarcare – è il risultato della disperazione delle famiglie che devono affrontare questo modo di viaggiare non avendo alternative legali sicure senza rischiare la vita propria e delle persone a cui vogliono bene”.


Il capomissione ha evidenziato come nel momento dell’accoglienza a Napoli fosse “tutto molto organizzato” e come il porto sia stato “assegnato subito”. Poi ha concluso: “Napoli è lontana 900 km da dove abbiamo prestato soccorso, ci sono tanti altri porti più vicini per una quantità piccola di persone. Dal momento del soccorso fino all’arrivo abbiamo impiegato 72 ore di navigazione con qualche tratta un po’ difficile soprattutto per persone che non sono abituate a essere in mare. Ma abbiamo visto che la pratica è quella di mandarci più lontano, con più giorni per arrivare, con condizioni meteo non ottime, altrettanti giorni per rientrare in zona. Per almeno una settimana non potremo essere operativi dove ci sarebbe un grande bisogno. Finiamo lo sbarco e saremo pronti per partire per continuare la nostra missione di salvare vite nel Mediterraneo centrale”.

I 75 SBARCATI DA GEO BARENTS ANDRANNO A OSPEDALE MARE

“In questo sbarco ci sono 75 persone di cui i minori non accompagnati di età compresa tra i 13 e i 17 anni. Una sola ragazza è la ragazza di 17 anni e un minore di 13 anni. Il Comune di Napoli si prenderà cura di questi minori non accompagnati con lo stesso modello della volta scorsa: saranno tutti portati al residence dell’Ospedale del Mare dove saranno affidati a una cooperativa del Terzo settore che se ne prenderà cura 24 ore su 24 e dove potranno, grazie alla sinergia con l’Asl Napoli 1, avere un primo incontro per capire se hanno problemi clinici, se hanno una serie di malattie o se stanno bene e poi saranno smistate nelle varie comunità”. Così l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli, Luca Trapanese, dal porto di Napoli dove stanno sbarcando i migranti a bordo della Geo Barents.
“Dobbiamo trovare – ha aggiunto – diverse strutture adeguate ad ospitare i minori, sarà un lavoro fatto d’intesa con servizi sociali e Prefettura. Non neghiamo che noi siamo in affanno, le nostre strutture sono sature. Non c’è solo questo sbarco, tutti i giorni arrivano minori non accompagnati che sbarcano in Italia e che poi vengono smistati su tutto il territorio”.

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