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Salvini governa e vuole aprire tutto, M5Stallo e nel Pd Bettini stana Conte

L'editoriale del direttore, Nico Perrone, per Dire Oggi

Pubblicato:19-04-2021 17:38
Ultimo aggiornamento:19-04-2021 17:38

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ROMA – Ma chi governa, Draghi o Salvini? È scontro aperto tra chi vuol aprire tutto e subito, e quanti si richiamano alle raccomandazioni degli scienziati, dati dei contagi alla mano, a fare attenzione a far passare il ‘liberi tutti’. Il leader della Lega va dritto per la sua strada e ogni giorno detta l’agenda e pure i tempi dell’azione del Governo: “Ci dovrà essere un Consiglio dei ministri che preso atto dei dati decreta che dal primo lunedì utile chi è in condizione di farlo possa tornare alla quasi normalità. Bisognerà contare sul buon senso e sul rispetto delle regole degli italiani”, ha detto ai giornalisti il leader della Lega. Gli scienziati e il ministro della Salute non sono d’accordo con lui? Salvini se ne frega: “Il rischio zero non esiste. Se uno prende la macchina la mattina e va in autostrada il rischio zero non esiste… dovremo convivere col virus riducendo al massimo i rischi, ora dovremo convivere con questa bestia. Non possiamo restare chiusi in casa un anno, come dice Speranza, in attesa che succeda qualcosa”.

Il premier, Mario Draghi, è tra due fuochi e non sarà facile mettere d’accordo le parti in campo. Tenendo conto che ormai la partita è sempre più politica e il leader leghista si sta giocando la sua poltrona. Non sia mai, infatti, che i tanti che stanno protestando nelle piazze italiane mettano anche lui nel mazzo dei traditori passando con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, l’unica rimasta a fare opposizione. In difesa del Governo è sceso in campo Beppe Provenzano, vicesegretario del Pd: “Leggo rivendicazioni sul fatto che abbia vinto la ‘linea Salvini’. Se avesse vinto la ‘linea Salvini’ ci saremmo trovati di fronte a un rischio incalcolabile. Ha vinto la linea del governo e questo è un bene per tutti”.

Nel M5S è ‘stallo’, tutto è fermo in attesa che l’ex premier, Giuseppe Conte, nuovo leader scelto da Beppe Grillo, scopra le carte su come riorganizzare e rilanciare il Movimento. Ma oggi la notizia è il video con cui Beppe Grillo attacca i magistrati e urla l’innocenza del figlio Ciro accusato di stupro: “Mio figlio è su tutti i giornali come stupratore seriale insieme ad altri 3 ragazzi… io voglio chiedere veramente perché un gruppo di stupratori seriali non sono stati arrestati, la legge dice che vanno presi e messi in galera e interrogati. Sono liberi da due anni, ce li avrei portati io in galera a calci nel culo. Allora perché non li avete arrestati? Perché vi sete resi conto che non è vero niente, non c’è stato niente perché chi viene stuprato e fa una denuncia dopo 8 giorni vi è sembrato strano. Se non avete arrestato mio figlio arrestate me perché ci vado io in galera… c’è un video, passaggio per passaggio, e si vede che c’è la consensualità: un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo, che sono in mutande e saltellano col pisello così perché sono quattro coglioni, non quattro stupratori”, si è sfogato Grillo. Curiosità: in genere quando parla Grillo un minuto dopo arriva l’appoggio in massa da parte dei ‘grillini’. Non in questo caso, qualcuno è intervenuto reclamando la presunzione di innocenza ma alla fine pochissimi rispetto a quanto si è visto in passato.


Per quanto riguarda il Pd, oggi Matteo Renzi è sceso a testa bassa contro chi sta lavorando – segretario Enrico Letta in testa con la sinistra interna di Goffredo Bettini- a costruire l’alleanza con il M5S a guida Conte. Renzi, addirittura, vede e prevede: “Per me l’esperienza dei Cinque stelle è al capolinea” e pure Giuseppe Conte alla fine mollerà, scommette il leader di Italia Viva, che poi attacca proprio Bettini accusandolo di aver parlato di ‘complotto’ per far cadere Conte e mettere Draghi al suo posto. Per Bettini quella di Renzi “è polemica stucchevole e strumentale” e, a quanto si apprende, rilancerà spiegando le ragioni che spingono all’intesa insieme ai diretti protagonisti. Infatti, a quanto si apprende, tra qualche giorno ci sarà un pubblico faccia a faccia a tre, con lui, Enrico Letta e Giuseppe Conte.

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