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Unioni civili, Sinistra unita arriva prima di tutti: “Ecco progetto legge”

SAN MARINO - Dopo tante parole e

Pubblicato:03-03-2016 17:12
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:05

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SAN MARINO – Dopo tante parole e anticipazioni di proposte da più fronti, sulle unioni civili è Sinistra unita che batte tutti e presenta il suo progetto di legge. Dalla sede del partito di minoranza, la coordinatrice Vanessa d’Ambrosio, affiancata da Roberto Tamagnini e Concetta Concettini, mette sul tavolo un pacchetto di tre progetti di legge che affronta le lacune sammarinesi in tema di diritti civili su più aspetti. Non solo quindi le unioni civili, ma anche la depenalizzazione dell’aborto e la regolamentazione della contraccezione, infine la facoltà di predisporre il testamento biologico. “Questi tre progetti di legge- spiega D’Ambrosio- sono frutto del lavoro di un gruppo tematico interno al partito e sono la chiara volontà di far compiere un passo in avanti al Paese nella direzione della civiltà”. Il gruppo di lavoro ha così tenuto conto delle indicazioni in arrivo dall’Ue, “ha fatto una comparazione tra i diversi sistemi- prosegue- e li ha declinati per la situazione di San Marino”.

In particolare, “il progetto sulle unioni civili- spiega Tamagnini- si richiama alla relazione del marzo 2015 approvata dal parlamento europeo e alla nostra carta dei diritti, perché mira a dare pari dignità a tutti i nostri cittadini”. Nella relazione introduttiva al provvedimento si sottolinea che le unioni civili sono prerogativa sia di coppie eterosessuali sia di coppie omossessuali” e che si vuole definire “i diritti e doveri, compresa la mutua assistenza, il diritto di residenza, di lavoro, i diritti patrimoniali, di reversibilità e di riconoscimento dei figli del partner”, ovvero la stepchild adoption, naufragata nell’omologa legge italiana.


san marino_unioniIl secondo Pdl mira alla definitiva abrogazione del reato penale ad oggi in vigore nella Repubblica di San Marino previsto per l’interruzione di gravidanza. Ma non solo: “Con l’abolizione degli articoli del codice penale riguardanti il tema dell’aborto- chiarisce la relazione del progetto di legge- sarà possibile trattare a tutti i livelli di contraccezione, anche per le minori a partire dai 16 anni, anche quella del giorno dopo”. Inoltre, “l’aborto sarà praticato nella struttura pubblica, con la conseguenza che l’obiezione di coscienza del personale medico e paramedico, non è consentita“. Infine, l’ultimo provvedimento presentato è il progetto di legge sulla dichiarazione di volontà biologica, per riconoscere, spiega Tamagnini, dignità della persona anche nella malattia. La coordinatrice infine assicura la volontà di confronto sui provvedimenti con l’alleato di coalizione, C10, il tavolo riformista, l’associazione LabDem “e tutti gli interlocutori- aggiunge- interessati a trattere questi temi in modo assolutamente laico, senza roccaforti da difendere”.

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