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Curati a casa in un ‘ospedale virtuale’: Agenas e Sics premiano il progetto della Asl Roma 2

Il Premio è stato conferito al progetto “Curare@Casa" nell’ambito dell’iniziativa “Innovazioni in Sanità Digitale”

Pubblicato:02-12-2022 11:27
Ultimo aggiornamento:02-12-2022 15:18
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ROMA – Il 22 gennaio scorso a Roma, presso l’Ambasciata del Belgio in Italia, la ASL Roma 2 è stata premiata per il progetto di Digital Health “Curare@Casa”. Il Premio è stato conferito nell’ambito dell’iniziativa “Innovazioni in Sanità Digitale”, nata dalla collaborazione tra AGENAS e SICS, editore del Quotidiano Sanità e Popular Science, che premia le aziende sanitarie che si sono distinte sul territorio italiano per iniziative innovative e digitali di assistenza territoriale e accesso alle cure, esempi concreti di una sanità vicina ai cittadini. Con Curare@Casa l’ASL Roma 2 ha realizzato una vera e propria corsia “virtuale” con 50 pazienti ricoverati… a casa, con medici che possono interagire in videoconferenza con il paziente e il caregiver per la risoluzione di eventuali criticità.

COME FUNZIONA IL PROGETTO CURARE@ACASA

Quando un parametro si altera l’infermiere della centrale operativa chiama il paziente e fa una nuova misurazione di verifica. Se questa dà esito positivo il medico contatta in video-visita il paziente, e decide se inviare la visita a domicilio. Un’infrastruttura tecnologica capace quindi di virtualizzare il ricovero, mantenendo però il controllo costante del paziente e attivando al tempo stesso una vera e propria “collaborazione clinica remota” che coinvolge il medico di medicina generale, gli infermieri territoriali, la farmacia territoriale, il caregiver.

Operativo dall’autunno del 2021, Curare@casa è il primo ospedale virtuale che cura pazienti acuti e post-acuti che non necessitino di costante e continuativo supporto medico “in presenza”. “Il medico di Geriatria, di Neurologia o di Pneumologia, oltre al normale giro visite nel reparto fa anche un giro visite virtuale con i pazienti a casa. I dati di temperatura, battito cardiaco, saturazione, sono rilevati dal paziente, attraverso semplici strumenti in dotazione, e trasmessi due volte al giorno, mattina e pomeriggio. All’inizio del progetto i pazienti dell’ospedale virtuale provenivano soprattutto da Geriatria e Neurologia; ora invece i due terzi sono inviati dal Medico di Medicina Generale. E questo è un passaggio culturale molto importante, perché con Curare@casa il Medico di Medicina Generale può alleggerire il carico degli ospedali. Invece di mandare il paziente in pronto soccorso per un eventuale ricovero, ora può richiedere il telemonitoraggio per valutare se il ricovero sia davvero necessario.” sottolinea Giorgio Casati, Direttore Generale della ASL Roma 2, ritirando il Premio.


La telemedicina cancella le distanze e ci consente di essere più vicini al paziente, più di quanto siamo mai stati prima. Felici e onorati del riconoscimento che AGENAS e SICS hanno voluto riconoscerci. Siamo partiti con l’entusiasmo dei pionieri e ora, dopo gli ottimi risultati ottenuti dal progetto Curare@casa, vogliamo farlo diventare un modello di cura. A spingerci è, e sarà sempre, la passione per il nostro lavoro”, conclude Giorgio Casati.

Ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico sono i tre pilastri su cui poggia il programma triennale Bioneers, nell’ambito del protocollo d’intesa tra l’Ambasciata Belga in Italia e Galapagos Biopharma Italy. La digitalizzazione dell’assistenza sanitaria è un’occasione importante per garantire un miglior e più equo accesso alle prestazioni sanitarie. Per questo è stato chiesto ad AGENAS, per legge Agenzia nazionale per la sanità digitale (ASD), di premiare sei progetti di digital health sviluppati e portati avanti sul territorio. «Il digitale è uno strumento prezioso per portare il Servizio Sanitario sempre più vicino ai pazienti, per attuare sempre meglio l’assistenza sul territorio e decongestionare gli ospedali, per monitorare i pazienti cronici e prenderli in carico in maniera più efficace – illustra Domenico Mantoan, Direttore Generale AGENAS – i progetti premiati rappresentano delle eccellenze in questo senso e dimostrano con quanto impegno le strutture sanitarie pubbliche stanno ridisegnando i modelli di presa in carico del paziente».

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