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VIDEO | Il 2 novembre a Roma: migliaia nei cimiteri nonostante la pioggia

Promosso il Verano: quest'anno nessuna polemica su manutenzione e decoro, come fu negli scorsi anni

Pubblicato:02-11-2023 14:12
Ultimo aggiornamento:02-11-2023 14:13
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cimitero verano
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ROMA – Sono state diverse decine di migliaia i romani che nella giornata di oggi si sono recati nei cimiteri della città per la commemorazione dei defunti. Folla, in particolare, al Verano e a Prima Porta, presi d’assalto fin dalle prime ore della giornata, nonostante la pioggia che questa mattina si è abbattuta su Roma.

Molta curiosità destava, in particolare, lo stato del Verano, al centro di diverse polemiche gli anni scorsi per il suo stato di manutenzione e decoro. Per quest’anno l’esame sembra superato. “L’ho trovato pulito e con tanti fiori in più- ha spiegato alla Dire una religiosa- Se continua così si sta riprendendo”. Un’impressione confermata anche da alcune donne in visita. “Io vengo molto spesso anche perché ho perso mio marito da poco e mi piace venire a trovarlo- ha spiegato la prima- Il cimitero mi sembra tenuto bene, mi piace. Mi dispiace solo aver trovato alcuni rubinetti che continuavano a far scorrere acqua”. Mentre la seconda ha ricordato l’iniziativa lanciata quest’anno da Ama, la società comunale che gestisce il cimitero. “Mi piace- ha detto- questa idea di sensibilizzare tutti alla pulizia fatta dall’Ama che ha regalato delle scopette. Ma vorrei lanciare un appello affinchè le amministrazioni pubbliche si sensibilizzino ancora di più per recuperare i monumenti sgarrupati”. Per aiutare i cittadini ad orientarsi e risolvere piccoli problemi, anche quelli relativi alle loro concessioni, oggi al Verano erano presenti dei gazebo di Ama e Areti.

I gazebo sono serviti anche a dare informazioni a quanti hanno approfittato della visita ai cari estinti per una visita nel campo santo monumentale più importante della città, dove sono sepolti, tra gli altri, artisti, attori, scrittori e sportivi quali Vittorio Gassmann, Alberto Sordi, Gigi Proietti, Bud Spencer, Monica Vitti, Gabriella Ferri, Raimondo Vianello, Nino Manfredi, Rino Gaetano, Sinisa Mihajlovic, Eduardo De Filippo e Lando Fiorini, solo per citarne alcuni.


Per visitare alcune di queste tombe si sono visti anche diversi turisti, come due ragazzi di Milano. “Ci siamo capitati un po’ per caso qui al Verano, perché siamo arrivati a Tiburtina e avevamo un po’ di tempo libero prima dei nostri impegni- ha spiegato uno dei due alla Dire- ci siamo fatti un giro per vedere le tante persone famose sepolte qui. Trovo il Verano molto simile al cimitero monumentale di Milano”. Il livello di pulizia? “Pensavo peggio” ha risposto il compagno di viaggi.

2 NOVEMBRE, PERCHÉ SI COMEMMORANO I DEFUNTI

La commemorazione dei morti, che si celebra da secoli il 2 novembre, è una festa molto sentita a Roma come nel resto d’Italia. Le sue origini risalgono al 998 DC, quando il rito venne formalizzato dall’abate benedettino sant’Odilone di Cluny. Fu allora che venne deciso che le campane dell’abbazia fossero fatte suonare con rintocchi funebri dopo i vespri del 1 novembre per celebrare i defunti. Il culto dei morti è però ancora più antico. Veniva praticato con estrema importanza nell’antico Egitto, dove i defunti venivano onorati e gli oggetti personali posizionati nelle tombe, e tra gli etruschi nelle loro grandi necropoli. Anche gli antichi romani sentivano molto il culto degli antenati: li onoravano in casa pregando i Lari, divinità protettrici degli antenati, che vegliavano e proteggevano la ‘gens’ e la ‘familia’. E lo facevano anche in un determinato periodo dell’anno con una festa molto simile a quella cattolica della commemorazione dei santi. Si chiamava “Parentalia”, durava dal 13 al 21 febbraio, e includeva la pulizia delle tombe e le offerte ai morti.

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