NEWS:

‘Per non dimenticare’, da Poste francobollo per i 40 anni della strage del 2 agosto

Lo speciale bollo è stato stampato in 400mila esemplari

Pubblicato:02-08-2020 10:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:43

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Poste Italiane comunica che oggi, 2 agosto 2020, viene emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “il Senso civico” dedicato alla Strage di Bologna, nel 40° anniversario, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10 euro. Tiratura: quattrocentomila esemplari.Foglio da quarantacinque esemplari.

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Bozzetto a cura di Lucia Baldrati. La vignetta è stata selezionata dal concorso “…Un attimo vent’anni”, ideato e gestito dall’Associazione tra i familiari delle vittime della Strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980″, riproduce una foto d’epoca che documenta i drammatici istanti immediatamente successivi all’attentato alla Stazione di Bologna.

Completano il francobollo le leggende “40° Strage di Bologna”, “2 agosto 1980” e “…..Per non dimenticare”, la scritta “Italia” e l’indicazione della tariffa “B”. L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Bologna 1. Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito poste.it.


Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata e una busta primo giorno di emissione, al costo di 15 euro.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it