"L'uomo e' fuori dalla storia": la denuncia al Festivalfilosofia
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 29 set. - "La macchina non va confusa con la tecnologia, la macchina e' la tecnica ovvero la forma piu' alta di razionalita'" ed e' questa ad aver espugnato l'uomo dalla storia, perche' "l'uomo e' anche dolore, amore,immaginazione, arte, sogno". E' un ritratto suggestivo e doloroso quello che il filosofo Umberto Galimberti presenta al FestivalFilosofia con la sua lezione di oggi, a Carpi, dedicata a 'Uomo-macchina. Come la guida e' passata alla macchina".
"Esiste ormai- dice Galimberti- un inconscio collettivo tecnologico che porta a valutare tutte le cose solo per la loro funzionalita'. Cio' che di umano e' rimasto nel mercato e' solo la passione per il denaro. L'uomo esce dalla storia perche' l'uomo e' anche irrazionale" e questo non e' contemplato in un sistema che si muove secondo tecnica e razionalita'.
"Non c'e' posto per il giusto, per il santo, per l'arte, per il sentimento" secondo Galimberti che ha lanciato un appello agli insegnanti: "In Italia ai ragazzi non insegniamo piu' a pensare. Pensare non e' conoscere, ma mettere sotto verifica le idee che abbiamo in testa. Altrimenti poi quelle idee, che sono stereotipi in vecchiaia li chiamiamo addirittura principi, ma invece sono solo pregiudizi".
(Wel/ Dire)