(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 22 set. - Il rientro a scuola sta portando numerose preoccupazioni ai genitori italiani, per il 20% dei quali i figli, nonostante siano stati ammessi all'anno successivo senza debiti, non sono pronti ad affrontare i nuovi programmi scolastici "a causa della perdita di apprendimento conseguente le condizioni di confinamento". Gli psicologi impegnati nel progetto 'Lontani ma vicini' di Diregiovani.it e dell'Istituto di Ortofonologia(IdO), che hanno collaborato con la task force per l'emergenza educativa del Ministero dell'Istruzione, sottolineano come "molti genitori siano consapevoli che i lunghi mesi di lockdown e il periodo estivo non sono stati per molti occasione per recuperare le lacune e le difficolta' pregresse".
In particolare, gli esperti rivolgono l'attenzione ai bambini piu' piccoli, quelli che lo scorso anno avevano iniziato la classe prima delle elementari e hanno subito una brusca interruzione o quelli che quest'anno affrontano il passaggio da un grado all'altro. Molti di loro "hanno risentito del distacco dai loro insegnanti e della didattica a distanza.
Questo puo' aver contribuito al mancato consolidamento di nuove acquisizioni negli apprendimenti scolastici. Inoltre- continuano- sono venuti a mancare fattori favorevoli per tale processo, quali l'associazione di emozioni positive durante l'esposizione a nuove competenze e la gratificazione nella relazione con l'altro. Per questi e altri motivi si e' verificato in alcuni casi un rallentamento negli apprendimenti tale da incidere sul rendimento di bambini o ragazzi che prima del lockdown manifestavano buone competenze scolastiche".
Il team 'Lontani ma vicini' chiarisce come "nell'attuale scenario sia importante consolidare l'asse di sinergia scuola-famiglia: i docenti sono impegnati a valutare le reali condizioni degli alunni, consentendo lo svolgimento delle attivita' didattiche senza tralasciare l'osservazione degli stati emotivi di bambini e ragazzi, grazie anche al supporto delle famiglie".
(Wel/ Dire)