Vaccino antinfluenzale, Vella: Va fatto, no a falsi miti
Infettivologo: Malattia seria, con sintomi precisi e funzionamento noto
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 22 set. - In vista della stagione fredda "bisogna vaccinare tutti per l'influenza, perche' se si mescolano le due pandemie (influenza e Covid, ndr), allora ogni caso di influenza sembrera' uno di Covid e viceversa". Lo afferma alla Dire Stefano Vella, infettivologo e docente di Salute Globale all'Universita' Cattolica di Roma. Il professore parlera' anche di questo al convegno 'Per una medicina personalizzata a misura di bambino. Le nuove frontiere in oncologia pediatrica e malattie rare', che si terra' martedi' 22 settembre presso la Sala Capranichetta (piazza di Montecitorio 131) a Roma, organizzato dall'Osservatorio sanita' e salute.
Vella fa subito chiarezza su alcuni falsi miti legati al vaccino antinfluenzale. Quest'ultimo "protegge dall'influenza ma- spiega l'esperto- ci sono tantissime sindromi simil-influenzali, parainfluenzali e diversi coronavirus che girano da anni e provocano i raffreddori. Per cui se uno fa il vaccino antinfluenzale, non prende l'influenza ma potrebbe prendere qualcosa di simile. Ma l'influenza- chiarisce Vella- si riconosce, ha sintomi precisi e funziona in un modo ben noto".
Secondo il docente della Cattolica, dunque, "il vaccino antinfluenzale va fatto perche' l'influenza e' una malattia seria che oggi ha una mortalita' piu' bassa rispetto al Covid dato che le persone piu' fragili vengono protette. Per questo motivo- sottolinea- le persone anziane e fragili devono fare anche il vaccino per lo pneumococco".
L'infettivologo pone poi l'accento sulla necessita' di ampliare la base vaccinale dei piu' giovani: "Non dobbiamo proteggere solo i nostri nonni dall'influenza, ma bloccare la circolazione del virus e questo si fa vaccinando piu' persone possibile. Sulle vaccinazioni antinfluenzali- annuncia poi in conclusione- stanno per uscire delle Linee guida del Ministero della Salute".
(Wel/ Dire)
|