Conte (presidente): istituzioni affrontino tema 'alfabetizzazione emotiva'
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 22 set. - "La vicenda che ha visto protagonisti Maria Paola e Ciro, a Caivano, dimostra ancora una volta il preoccupante radicamento del pregiudizio nel nostro Paese. E ci ricorda le inammissibili difficolta' sperimentate quotidianamente da chi, mosso dal legittimo desiderio di determinare se stesso e la propria vita affettiva, subisce i danni di una societa' diseducata all'ascolto e al confronto". Lo afferma Federico Conte, presidente dell'Ordine degli Psicologi del Lazio, sottolineando i "caratteri discriminatori di esplicita matrice transfobica di questo episodio, che testimonia una mentalita' gretta e retrograda di cui il Paese fatica a liberarsi. Ma sarebbe un errore- chiarisce Conte- confinare in questo ambito un sentimento di intolleranza che, purtroppo, emerge con preoccupante frequenza in contesti trasversali della nostra vita, restituendo il senso di una piu' generale difficolta' degli individui a tollerare la frustrazione causata dalla diversita' dell'altro".
Secondo il presidente degli Psicologi del Lazio "e' allarmante dover constatare, nei soggetti coinvolti in questo tipo di episodi, la ricorrente incapacita' di gestire cognitivamente i propri stati emotivi, che vengono quindi agiti per essere elaborati. L'accettazione e la valorizzazione delle differenze, tuttavia, rappresenta un passaggio imprescindibile per la maturazione emotiva di una comunita' fondata sull'integrazione".
La drammatica vicenda di Caivano, ricorda Conte, "ribadisce ancora una volta l'urgenza di un intervento di 'alfabetizzazione emotiva' che, al pari di quella linguistica offerta dalla scuola, fornisca alla collettivita' fin dalla piu' tenera eta' strumenti utili a instaurare corrette modalita' di relazione con il prossimo". Si tratta di forme "equilibrate di espressione e gestione delle emozioni, capacita' di elaborazione cognitiva anche di sentimenti negativi quali la rabbia e la frustrazione. Le istituzioni devono misurarsi con questo tema seriamente e non solo nell'emergenza, quando contesti gia' attraversati da fratture sociali, economiche, culturali evidenziano tale mancanza nella forma piu' grave e dirompente".
Alle considerazioni di Federico Conte si aggiungono quelle della psicoterapeuta Paola Biondi, esperta per lo stesso Ordine di temi legati alle tematiche Lgbt+: "Ancora oggi il nostro Paese e' uno dei pochi in Europa a non avere una legge che protegga adeguatamente le persone della comunita' Lgbt+. I fatti di Caivano impongono una accelerazione, anche sul piano normativo. A tale proposito, e' indispensabile che il progetto di legge proposto dal deputato Alessandro Zan, che introduce l'orientamento sessuale e l'identita' di genere negli articoli del Codice penale che puniscono le condotte discriminatorie, concluda al piu' presto il suo iter in Parlamento e trovi una larga convergenza delle forze politiche. A questo primo passo dovranno poi seguirne altri- conclude l'esperta- finalizzati alla predisposizione di interventi psico-educativi, psico-sociali, clinici che favoriscano la nascita e lo sviluppo di una cultura realmente inclusiva".
(Wel/ Dire)