Novara: Piccoli 0-10 devono vedere viso docenti, rientro sia festa
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 8 set. - "I genitori italiani devono protestare, con forza, affinche' venga tolto l'obbligo di mascherina in classe per gli insegnanti.
Devono farlo con la stessa convinzione con cui, durante il lockdown, hanno chiesto di poter portare i bambini all'aria aperta per qualche ora ogni giorno". Lo afferma a proposito dell'imminente rientro a scuola di milioni di bambini e ragazzi Daniele Novara, pedagogista e direttore del Centro psicopedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti (Cpp).
Il ritorno sui banchi, sottolinea Novara alla Dire, "deve essere una festa, non un trauma, soprattutto per i bambini che entrano per la prima volta al nido, alla materna e alle elementari". La fascia 0-10 anni, infatti, e' quella che va maggiormente tutelata dai traumi che potrebbero avere nel relazionarsi con degli adulti sconosciuti dei quali non vedono l'intero viso. "Bambini e ragazzi hanno gia' vissuto il trauma del lockdown, non devono viverne un altro" rincara il pedagogista. Per farlo non bisogna lasciare che, soprattutto i piu' piccoli, si abituino a relazionarsi con adulti dal volto coperto. Bisogna invece "rendere obbligatorio il test sierologico e il tampone per tutti gli insegnanti, cosicche' possano entrare in classe a viso scoperto".
Riguardo alla categoria dei docenti, aggiunge poi il pedagogista, "c'e' un vero e proprio terrorismo psicologico che induce in loro la paura di essere contagiati dai bambini, trattati come untori". A questo proposito, Novara fa un appello a tutte le forze politiche affinche' smorzino i toni: "Alcuni politici dovrebbero pensare al bene del Paese, all'interesse collettivo e non alla campagna elettorale, come ha sollecitato anche il presidente della Repubblica. La scuola deve riaprire" per il bene del Paese.
Quanto alle molte indicazioni sanitarie che condizioneranno il rientro in classe di studenti e insegnanti, Novara punta il dito contro il sistema medico-sanitario: "La scuola e' stata commissariata dal sistema medico-sanitario che la sta trasformando in un'infermeria. Invece- conclude- bisognerebbe aiutare la scuola a riprendere normalmente".
(Wel/ Dire)