(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 27 ott. - La fiducia nella scienza e il desiderio di affidare a qualcun altro, diverso da se', la scelta del partner per la vita. Sono queste le motivazioni principali che spingono alcune persone a partecipare a programmi televisivi in cui sposano un estraneo o a rivolgersi a un'agenzia matrimoniale.
L'agenzia Dire ne parla con Gerry Grassi, psicologo e psicoterapeuta.
"Partecipare a un programma del genere da' alle persone un senso di maggior affidabilita' rispetto ai siti web o alle app per incontri- sottolinea l'esperto- Questi ultimi, infatti, si basano principalmente su criteri di tipo estetico, a volte su qualche attitudine personale. Compatibilmente con i tempi della tv, invece, i programmi mettono a disposizione dei partecipanti un team di esperti che puo' incrociare le caratteristiche di un ricco parterre di persone, lavorando su profili psicologici, sociologici, sessuologici. Una possibilita'- prosegue Grassi- che intercetta persone interessate a fare questa esperienza affidandosi al potenziale della scienza, tanto che i partecipanti finiscono per affezionarsi agli esperti con i quali fanno un vero e proprio percorso, fatto di test, colloqui, incontri".
Sempre in tema di matrimoni, come stanno cambiando questi eventi dal forte valore simbolico, in tempi di pandemia? "Tutto dipende- spiega lo psicologo- dal modo in cui le persone affrontano la realta' e, in questo momento particolare, vivono la necessita' di accettare restrizioni e cambiamenti" che incidono su pianificazioni e aspettative. Al momento, e' un'indicazione di legge a porre limiti ai festeggiamenti di un evento tanto importante nella vita delle persone. "Il valore che si da' al matrimonio e' profondamente soggettivo- ricorda Grassi- e in base a quello le persone possono scegliere se adattarsi al momento attuale, rimandandolo o celebrandolo secondo le limitazioni.
Attraversiamo un momento di cambiamento e dobbiamo essere in grado di adattarci, essere flessibili. Come dice la filosofia orientale: dobbiamo essere come l'acqua- conclude- che vince su tutto perche' si adatta".
(Wel/ Dire)