(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 24 nov. - "La crisi climatica e il danneggiamento dell'habitat umano e non umano perpetrato sull'ambiente, di cui la pandemia da Covid-19 e' una delle conseguenze. E' una questione di fronte alla quale la contemporaneita' si ritrova attonita e angosciosamente impotente. Anche la psicanalisi, nel suo insieme, e' molto in ritardo rispetto ad una presa di posizione netta e costruttiva". Parte da questa considerazione Anna Cester, pediatra e psicanalista junghiana, nel presentare il nuovo 'Venerdi' culturale' organizzato dalla Fondazione MITE in collaborazione con l'Istituto di Ortofonologia (IdO).
'Blackbird fly', il titolo dell'evento in programma venerdi' 27 novembre alle 21 sulla piattaforma Google Meet. Un appuntamento che prende spunto dal titolo dell'omonima canzone dei Beatles e vuole indagare 'come la natura canta l'anima e l'anima canta la natura'.
Nel corso dell'evento la pediatra-psicanalista dialoghera' con Magda Di Renzo, analista junghiana Arpa-Iaap, responsabile del servizio di Terapia IdO e direttrice della Scuola di specializzazione in psicoterapia psicodinamica dell'eta' evolutiva IdO-Mite e Bruno Tagliacozzi, analista junghiano Arpa-Iaap, coordinatore della Scuola IdO-Mite.
"Una scienza dell'umano, di cui la psicanalisi si sente parte, non puo' ignorare che la natura e' in noi cosi' come noi siamo nella natura, ovvero che siamo un corpo, e che da questo corpo parte la nostra conoscenza", sottolinea Cester.
"Il tema dell'ambiente, come luogo non solo psichico, implica una profonda revisione della nostra posizione di soggetti che si mettono in dialogo con il mondo in quanto oggetto fisico e non solo rappresentazionale- sottolinea la psicoanalista- Ancora una volta la psicologia e la clinica evolutiva ci possono insegnare qualcosa rispetto a quello che era il nostro punto di vista su umani e ambiente prima che le capacita' simboliche ci fornissero una categorizzazione e una rappresentabilita' della realta'", conclude Cester.
(Wel/ Dire)