(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 17 nov. - La pandemia colpisce anche la psiche. E' in corso ormai "un'emergenza psicologica, non solo sanitaria ed economica. E lo sara' sempre di piu'". Lo spiega Maria Antonietta Gulino, presidente dell'ordine degli psicologi toscano che sul punto chiedera' un incontro con l'assessore regionale alla Sanita', Simone Bezzini. "Se il primo lockdown di marzo ha generato nei cittadini grossa ansia, attacchi di panico e paura che in molti hanno somatizzato, chi con cefalee chi con altri malesseri, adesso i nemici si chiamano rabbia e depressione". Stavolta, pero', "non possiamo solo dire alle persone fate la pasta o i dolci, dedicatevi alle pulizie, fate quello che non avete mai fatto ma state a casa". Gulino, quindi, si rivolge alle istituzioni per sottolineare come "i nostri servizi territoriali sono sotto organico da tempo". Per questo "oltre a medici, infermieri e operatori sanitari reclutiamo anche psicologi".
In questa seconda ondata, prosegue, "stiamo vivendo una fase diversa dell'epidemia e del nostro stato d'animo. Non c'e' un'unica ricetta: bisogna incentivare le persone da un lato a essere responsabili, rispettando le norme che garantiscono la sicurezza della comunita'; dall'altra bisogna stimolarle a coltivare, in una dimensione nuova che e' quella digitale, la loro parte relazionale, sociale". Da questo discorso, tuttavia, "sono escluse le persone piu' fragili e quelli che in prima linea fronteggiano il covid-19: ovvero medici, infermieri e operatori sanitari. Per loro c'e' bisogno di maggiore supporto e assistenza psicologica. E subito. Per evitare, in futuro, di incorrere in traumi difficili da curare e in grado di creare un'onda lunga di grande depressione psicologica".
Da presidente dell'ordine, che rappresenta 7.000 professionisti iscritti, "chiedero' un incontro a Bezzini, perche' prenda un impegno chiaro e definito sulla salute psicologica per la tutela di tutti i cittadini e gli sottoporremo le nostre proposte", conclude Gulino.
Tra le proposte c'e' quindi la richiesta di integrazione dello psicologo nelle unita' sanitarie di continuita' assistenziale (Usca); istituzione della figura dello psicologo di assistenza primaria; un sevizio che possa aiutare ed alleggerire nel loro carico i medici di assistenza primaria, e possa indirizzare i cittadini a percorsi di cura di secondo livello se necessario; la figura dello psicologo scolastico che possa rispondere ai bisogni di alunni, professori, personale e famiglie; un aiuto a promuovere nelle aziende e nei comparti produttivi la necessita' di investire nel benessere psichico dei lavoratori, "per evitare che la rilevazione stress correlato diventi solo un adempimento burocratico"; un impegno per creare campagne pubbliche di sensibilizzazione alla salute psicologica "da diffondere a tutti i cittadini, per rompere il tabu' ancora presente sul disagio psichico e per promuovere il benessere relazionale".
(Wel/ Dire)