Roma, 3 mar. - Fornire il supporto della professione alle Autorita', fornire indicazioni ai cittadini sulla gestione psicologica del problema, fornire indicazioni agli psicologi. L'Esecutivo nazionale dell'Ordine degli psicologi (Cnop)ha costituito una task force Cnop in relazione al tema "coronavirus", coordinata dal presidente David Lazzari e composta dai membri dell'Esecutivo, dai referenti delle associazioni o reti psicologiche attive nella Protezione Civile, Donatella Galliano, Roberto Ferri, Antonio Zuliani, Pierluigi Policastro, Rita Di Iorio.
Il presidente David Lazzari ha incontrato e si e' messo in contatto con i referenti delle associazioni psicologiche nella Protezione Civile (Psicologi per i Popoli e SIPEM) e con i coordinamenti degli Psicologi della Croce Rossa, CISOM e Ass.
Alfredino Rampi. E' stato deciso concordemente di mettersi a disposizione della Protezione Civile nazionale per ogni necessita' legata al problema 'coronavirus', al fine di spendere l'esperienza degli psicologi dell'emergenza e che hanno collaborato con la PC a supporto delle attuali necessita'. E' stata inoltre data indicazione per attivare in tal senso i coordinamenti regionali delle associazioni a supporto delle PC regionali.
Inoltre Lazzari ha scritto al presidente del Consiglio Conte e al ministro della Salute Speranza per fornire il contributo degli Psicologi per la gestione della comunicazione relativa al problema. In questi casi una comunicazione ben supportata puo' aiutare molto le persone e la collettivita' a capire ed affrontare il problema. Per la gestione psicologica, "il problema oggettivo del 'coronavirus' diventa problema soggettivo in relazione al vissuto psicologico, alle emozioni e paure che il tema suscita nelle diverse persone. La 'percezione del rischio' puo' essere distorta e amplificata sino a portare a condizioni di panico che non solo sono quasi sempre del tutto ingiustificate- commenta il Cnop- ma aumentano il rischio perche' portano a comportamenti meno razionali e ad un abbassamento delle difese, anche biologiche, dell'organismo. E' bene quindi affidarsi ai dati e alla comunicazione diffuse dalle autorita' pubbliche e alle indicazioni di cautela e prevenzione in essa contenute". Ad esempio il Consiglio nazionale dell'Orfdine degli psicologi consiglia come fonti di intormazione i siti web del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus) e dell'Istituto Superiore di Sanita' (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/).
"Non cercare di placare l'ansia inseguendo informazioni spesso amplificate ed incontrollate. Ricordare che l'eventuale esposizione al virus non e' sinonimo di malattia- spiega l'esecutivo nazionale degli psicologi- che la contagiosita' non equivale alla reale pericolosita' per la salute umana, che esistono indicazioni pratiche per ridurre il pericolo. Che avere timori e paure e' normale ma non ansia generalizzata, angoscia o panico, che non aiutano e sono controproducenti. Un atteggiamento psicologico valido puo' aiutare non solo chi lo attua ma anche gli altri, innescando un circuito virtuoso, e aumentando il 'quoziente di resilienza' dei singoli, della famiglia, della comunita'".
Nelle prossime ore il Cnop pubblichera' e mettera' a disposizione un vademecum per aiutare le persone a confrontarsi psicologicamente nel modo migliore possibile con il problema.
Raccomandiamo comunque alle persone che sentono un particolare disagio psicologico di chiedere, senza timore o vergogna, un aiuto professionale.
Agli psicologi il Cnop ricorda che "in queste ore ci viene segnalato che sono in aumento le persone che chiedono aiuto psicologico, anche se molti sono preoccupati o trattenuti dal timore di avere contatti personali. Risulta evidente che i cittadini devono sentirsi sereni nel chiedere un aiuto psicologico - che puo' essere molto importante per la gestione soggettiva e comportamentale del problema - e gli Psicologi tranquilli di poterlo dare nel rispetto delle raccomandazioni fornite dalle Autorita' sanitarie. Raccomandiamo quindi agli psicologi di seguire - a tutela propria e dei propri utenti - le raccomandazioni dell'Istituto Superiore di Sanita' (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/), potendo continuare a svolgere la propria attivita' in quelle zone dove non ci sono restrizioni specifiche". Per le attivita' in studio con adulti, individuale o di gruppo, "non ci sono controindicazioni generali laddove professionista ed utenti sono asintomatici e non vi sono fattori epidemiologici di rischio. Per i bambini si raccomanda la igienizzazione del materiale usato in terapia, anche se il virus appare meno pericoloso in eta' pediatrica. L'uso di consulenze o terapie a distanza puo' essere indicato qualora ci si trovi in zone con restrizioni particolari o ci sia la presenza di fattori epidemiologici chiari di rischio, tale modalita' non va quindi generalizzata come alternativa ma utilizzata con criteri specifici e motivati. Per tali attivita' si vedano le linee guida emanate dal Cnop".
In caso di quesiti di tipo medico o comportamentale si raccomanda di indicare agli utenti di seguire le indicazioni fornite dalle Autorita' sanitarie e di aiutarli a sviluppare comportamenti ed atteggiamenti adeguati e responsabili. Per quanto riguarda, infine, le forme assistenziali per i liberi professionisti il Cnop si raccordera' con Enpap per fornire ogni utile informazione.
(Red/ Dire)