Paura massa puo' aumentare sofferenza persone con difficolta' psichiche
Roma, 3 mar. - L'Ordine degli psicologi della Lombardia (Opl) consiglia agli psicologi lombardi delle zone ad alto rischio, "dove l'attivita' e' interdetta per ordinanza della Sanita' Pubblica, di promuovere sedute psicologiche e psicoterapeutiche via telefono o con videochiamate. È importante che si possa dare una continuita' al lavoro con le persone che ne hanno bisogno, adottando le dovute misure di sicurezza. Gli psicologi lombardi fuori dalla zona ad alto rischio sono invitati a lavorare tenendo presente le norme di igiene suggerite dal Ministero della Salute. Il nostro lavoro- spiega l'Opl- e' importante in un momento di intensa paura di massa, che puo' aumentare anche la sofferenza delle persone con difficolta' psichiche".
Alla domanda "nel caso risultassi positivo al nuovo Coronavirus sarei tenuto a riferire i nomi dei pazienti con cui sono venuto in contatto?", l'Ordine lombardo risponde: "Nonostante si tratti di una questione delicata, e' importante ricordare che la tutela della Salute Pubblica nel caso di un'emergenza sanitaria e' prevalente rispetto alla privacy dell'individuo. Qualora fossi coinvolto in un'indagine epidemiologica saresti dunque tenut* a comunicare i nominativi delle persone con cui sei venuto a contatto, ma senza dover specificare le motivazioni cliniche del contatto, che sono coperte dal segreto professionale. Puoi a questo proposito avvisare i tuoi pazienti di questa eventualita'".
Nel caso lo psicologo si ammalasse "ha diritto alle normali forma di assistenza (ENPAP, INPS) previste dall'indennita' di malattia. In questo momento non sono previste altre forme di sostegno rispetto all'eventuale prestazione non erogata e le scadenze amministrative restano invariate (02/03/2020 per ENPAP)", conclude l'Opl.
(Red/ Dire)