(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 28 lug. - "Il governo Conte continua a non dare risposte concrete agli oltre 10mila psicologi che da mesi protestano contro le modifiche all'esame di abilitazione professionale introdotte a causa dell'emergenza covid. Cambiamenti che non fanno altro che rendere caotico, disomogeneo e sostanzialmente ingiusto questo passaggio fondamentale per l'ingresso nel mondo del lavoro. L'ultimo tentativo di mediazione con Alessandro Goracci, capo di Gabinetto del Governo Conte, si e' concluso mercoledi' 15 luglio senza alcun risultato: il Consiglio dei Ministri infatti ha deciso di non inserire alcuna modifica all'attuale modalita' di esame all'interno del prossimo Dpcm". Cosi' in una nota Davide Pirrone e Patrick Fabbri, responsabili del Movimento spontaneo di protesta nato nelle ultime settimane.
"Tutto cio' che abbiamo ottenuto e' stato un documento con alcune linee guida non vincolanti presentato dall'Ordine degli Psicologi e seguito da una nota del Ministero che invita gli atenei ad attenervisi. Eppure queste linee guida al momento vengono in larga parte ignorate: ciascun ateneo ha la piena discrezionalita' sulla modalita' di svolgimento e valutazione degli esami, ma in questo modo emergono differenze troppo radicali, la valutazione non e' piu' uguale per tutti e un'adeguata preparazione risulta impossibile. Il governo ci ha illuso con annunci e parole per poi abbandonarci, ma la sessione di esame iniziata giovedi' (il 16 luglio) sta dimostrando che i nostri timori erano reali e che le criticita' segnalate si stanno verificando. La nostra proposta - aggiungono - era quella di equiparare il tirocinio professionalizzante all'esame di Stato, anche perche', dopo il decreto Lorenzin del 2018, la Psicologia ha acquisito a tutti gli effetti lo status di professione sanitaria. Ci e' stato risposto che la cosa non e' possibile e nessuno sembra volerci ascoltare. Ci sentiamo abbandonati dal governo e dalle istituzioni che stanno sminuendo la nostra dignita' professionale", concludono.
(Wel/ Dire)