Sos psicologi: Esame a giorni, ma noi lasciati nel limbo
Abilitazione, Movimento laureati: Mur-Ordine mantengano impegni
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 14 lug. - A giugno hanno manifestato in diverse piazze italiane, compresa Bologna, al grido di "Non siamo camici di serie B": sono i laureati in Psicologia che chiedono l'abilitazione professionale attraverso una riformulazione dell'esame di Stato per le sessioni del 16 luglio e di novembre. Da allora si sono aperti degli spiragli, ma e' seguita una battuta d'arresto e ora il Movimento dei dottori in Psicologia chiede che ministero dell'Universita' e Consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi (Cnop) "mantengano le promesse".
Lo chiedono "a gran voce oltre 10.000 dottori in Psicologia che ad oggi sono stati lasciati in un limbo di incertezza in merito ad un esame dal quale dipende il loro futuro lavorativo", si legge in un comunicato firmato dai portavoce del movimento. Le manifestazioni di giugno, si ricorda nella nota, avevano portato all'apertura di un tavolo tra laureati, ministero e Cnop. Gli psicologi riferiscono che si era registrata un'apertura sulla necessita' di riformare l'esame, ma poi le cose si sono complicate: se dal ministero si e' registrata una "reale collaborazione in tale direzione, vi e' stata una chiusura da parte del nostro Ordine", presieduto da David Lazzari. Il risultato e' che a pochi giorni dall'esame la situazione e' ancora bloccata: dunque "occorre che le parti prendano contatti immediati superando qualsiasi incomprensione e personalismo per trovare un accordo che soddisfi tutte le parti", e' l'appello degli psicologi. Ministero e Cnop devono concordare un "incontro immediato" in modo da "mantenere gli impegni presi e dare sostanza alle dichiarazioni pubbliche espresse", aggiunge l'avvocato Antonio Ruggiero, che "ha avuto mandato di difendere i diritti e le richieste del movimento", si spiega nella nota.
(Wel/ Dire)
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