(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 23 giu. - Secondo un nuovo rapporto pubblicato oggi da Oms, Unicef, Unesco, Rappresentante Speciale del Segretario delle Nazioni Unite sulla Violenza contro i bambini e la partnership "End Violence", meta' dei bambini del mondo, circa un miliardo ogni anno, sono colpiti da violenza fisica, sessuale o psicologia, subendo lesioni, disabilita' e morte perche' i paesi hanno fallito nel seguire strategie stabilite per proteggerli.
"Non c'e' mai scusa per la violenza contro i bambini- ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale Oms- Abbiamo comprovati strumenti per prevenirla e chiediamo a tutti gli stati di implementarli. Proteggere la salute e il benessere dei bambini e' fondamentale per proteggere la salute e il benessere collettivi, ora e per il futuro".
Il "Rapporto sullo Stato Globale sulla Prevenzione della Violenza contro i Bambini 2020" (Global Status Report on Preventing Violence Against Children 2020) e' il primo del suo genere, e traccia un profilo dei progressi in 155 paesi nel quadro di "INSPIRE", un set di 7 strategie per prevenire e rispondere alla violenza contro i bambini. Il rapporto evidenzia un chiaro bisogno per tutti i paesi di ampliare gli sforzi per attuare queste strategie. Mentre quasi tutti i paesi (88%) hanno leggi chiave per proteggere i bambini contro la violenza, in meno della meta' (47%) dei paesi sono state fortemente rafforzate. Il rapporto include le prime stime globali mai raccolte sugli omicidi che riguardano specificamente i bambini e i ragazzi sotto i 18 anni- prima le stime erano basate su dati che includevano i giovani dai 18 ai 19 anni. Nel 2017, circa 40.000 bambini sono stati vittime di omicidio.
"La violenza contro i bambini e' sempre stata pervasiva e ora le cose potrebbero peggiorare- ha dichiarato Henrietta Fore, Direttore generale Unicef- Lockdown, scuole chiuse, restrizioni alla liberta' di movimento hanno lasciato troppi bambini bloccati con coloro che li maltrattano, senza gli spazi sicuri che le scuole normalmente avrebbero offerto. È urgente ampliare gli sforzi per proteggere i bambini in questi periodi e non solo, designando gli operatori dei servizi sociali come essenziali e rafforzando le linee di assistenza all'infanzia".
I progressi sono generalmente disomogenei - Delle strategie INSPIRE, solo l'accesso alle scuole attraverso l'iscrizione ha mostrato maggiori progressi con il 54% dei paesi che hanno riportato che un numero sufficiente di bambini in stato di necessita' sono stati raggiunti in questo modo. Tra il 32% e il 37% dei paesi hanno considerato che le vittime di violenza potrebbero accedere a servizi di supporto, mentre il 26% dei paesi ha fornito programmi di supporto a genitori e persone che si occupano dei bambini; il 21% dei paesi aveva programmi per cambiare le norme dannose; e il 15% dei paesi aveva effettuato modifiche per fornire ambienti sicuri per i bambini. Nonostante la maggior parte dei paesi (83%) abbia dati nazionali sulla violenza contro i bambini, solo il 21% li ha utilizzati per predisporre linee di base e obiettivi nazionali per prevenire e rispondere alla violenza contro i bambini. L'80% circa dei paesi ha piani nazionali di azione e politiche, ma solo un quinto ha piani pienamente finanziati o obiettivi misurabili. La mancanza di finanziamenti combinata a capacita' professionali non adeguate sono probabilmente fattori che contribuiscono a questa situazione e la ragione per cui l'attuazione e' stata lenta.
Risposta al COVID-19 e l'impatto sui bambini- "Durante la pandemia da COVID19 e la relativa chiusura delle scuole, abbiamo visto crescere violenza e odio online- compreso il bullismo. Ora, con la riapertura delle scuole, i bambini stanno esprimendo le proprie preoccupazioni sul tornare a scuola- ha dichiarato Audrey Azoulay, Direttore generale Unesco- È nostra comune responsabilita' assicurare che le scuole siano ambienti sicuri per tutti i bambini. Dobbiamo pensare e agire collettivamente per porre fine alla violenza nelle scuole e nelle nostre societa' in generale".
Le misure di permanenza a casa, compresa la chiusura delle scuole, hanno limitato le fonti abituali di sostegno per le famiglie e i singoli individui, come gli amici, la famiglia allargata o i professionisti. Questo erode ulteriormente la capacita' delle vittime di risolvere le crisi e affrontare le nuove routine della vita quotidiana. Sono stati osservati picchi di chiamate alle linee di assistenza per abusi su minorenni e violenza da parte del partner. E mentre le comunita' online sono diventate fondamentali per mantenere l'apprendimento, il sostegno e il gioco di molti bambini, e' stato identificato un aumento dei comportamenti dannosi online, tra cui il cyberbullismo, i comportamenti online pericolosi e lo sfruttamento sessuale.
"Mentre questo rapporto era in fase di completamento, le misure di confinamento e l'interruzione dell'erogazione dei gia' limitati servizi di protezione dell'infanzia hanno esacerbato la vulnerabilita' dei bambini a varie forme di violenza- ha dichiarato Najat Maalla M'jid, Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite sulla violenza contro i bambini- Per rispondere a questa crisi e' fondamentale un quadro d'azione unificato, multisettoriale e per i diritti dell'infanzia, che richiede una forte mobilitazione dei governi, dei donatori bilaterali/multilaterali, della societa' civile, del settore privato e dei bambini, i cui punti di vista devono essere ascoltati e realmente presi in considerazione per garantire la dovuta protezione e la possibilita' per tutti di prosperare e raggiungere il loro pieno potenziale".
Accelerare azioni per proteggere i bambini- L'Oms e i suoi partner continueranno a lavorare con i paesi per attuare pienamente le strategie INSPIRE, migliorando il coordinamento, sviluppando e attuando piani d'azione nazionali, dando priorita' alla raccolta dei dati e rafforzando i quadri legislativi. È necessaria un'azione globale per garantire che il necessario supporto finanziario e tecnico sia disponibile in tutti i paesi. Il monitoraggio e la valutazione sono fondamentali per determinare la misura in cui questi sforzi di prevenzione vengono efficacemente forniti a tutti coloro che ne hanno bisogno. "Porre fine alla violenza contro i bambini e' la cosa giusta da fare, un investimento intelligente da fare, e possibile. È giunto il momento di finanziare pienamente piani d'azione nazionali completi che garantiranno la sicurezza dei bambini a casa, a scuola, online e nelle loro comunita'- ha dichiarato Howard Taylor della partnership "End Violence"- Possiamo e dobbiamo creare un mondo dove ogni bambino possa prosperare libero dalla violenza e diventare una nuova generazione di adulti per vivere una vita sana e prospera".
(Wel/ Dire)