Al flash mob anche biologi: Pure noi abbiamo lottato contro covid
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 16 giu. - Anche a Bologna gli aspiranti psicologi, farmacisti e biologi protestano per chiedere di ottenere l'abilitazione alla professione senza passare per l'esame di Stato, come medici e infermieri. Lo hanno fatto con un flash mob in piazza Maggiore, davanti all'ingresso del Comune: distanziati e con mascherina, molti in camice bianco, esponendo cartelli o i manuali da studiare per l'esame.
"Non siamo camici di serie B", si legge sui cartelli portati in piazza dai manifestanti, oppure "Pari dignita' alla professioni sanitarie" o ancora "Due lauree e piu' di 1.000 ore di tirocinio non retribuito bastano ad abilitare uno psicologo". E poi, la richiesta "Abilitazione, abilitazione" scandita in coro. "Siamo psicologi, farmacisti e biologi candidati all'imminente esame di Stato per l'abilitazione alla professione. Siamo qui in quanto non ci sentiamo tutelati dalle istituzioni che dovrebbero rappresentarci, prima tra tutte il ministero dell'Universita' e della Ricerca", spiega Dafne Pisano, psicologa, leggendo al megafono la lettera diffusa a livello nazionale per motivare la mobilitazione, nata da piu' gruppi Facebook. "Durante l'emergenza Covid-19 il comparto sanita', al quale apparteniamo- continua la lettera- ha ottemperato egregiamente al proprio dovere". Per far fronte alle "falle del sistema sanitario, il ministero ha deciso di rendere abilitante la laurea in Medicina e Infermieristica senza la necessita' di sostenere un esame di Stato".
Durante questo periodo "non sono stati solo medici e infermieri che hanno svolto il loro servizio egregiamente, pagando un tributo personale in termini di vite umane, ma anche farmacisti, psicologi e biologi hanno ottemperato al proprio dovere professionale- sottolineano i laureati in queste discipline- non lesinando di sacrificare la propria salute e anche la vita" per fermare il coronavirus.
In altre parole, "crediamo che tutto il comparto afferente alla sanita' abbia dimostrato una responsabilita' individuale che e' diventata sistemica- e' il messaggio diffuso dal flash mob- in grado poi di abbracciare una piu' grande complessita', prendendo in considerazione non solo la propria figura come membro a se' stante ma inserendola in un team, in una squadra che e' diventata vincente". Il farmacista "ha avuto una valenza sociale ascoltando, tranquillizzando e indirizzando alle strutture competenti. Lo psicologo- continua la lettera- e' stato chiamato ad assumere un ruolo essenziale nel recupero psicologico post traumatico. Il biologo non ha smesso un attimo di contribuire con celerita' alla diagnostica".
(Wel/ Dire)