Lo psicologo: Molti non vorranno giocare a causa assenza prolungata
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 2 giu. - "Quando riprendera' il campionato, i calciatori percepiranno il rischio di infortunio piuttosto che il rischio di contagio da Covid-19. E' un pericolo che gli atleti sentono in maniera elevata, perche' c'e' un legame fortissimo tra il loro corpo e la mente". Lo dichiara all'agenzia Dire Fabio Lucidi, preside della Facolta' di Medicina e Psicologia dell'Universita' La Sapienza e presidente della Societa' italiana di Psicologia della Salute (Sipsa).
"Si presentera' anche un'altra situazione- spiega il preside- in cui molti atleti professionisti si rifiuteranno di giocare.
Questo perche' c'e' stata un'interruzione prolungata del loro ruolo di calciatori mai sperimentata. Alcune persone- conclude Lucidi- sono uscite dalla propria identita' per entrare in una cosa diversa".
(Wel/ Dire)