Roma, 28 gen. - Cala leggermente il numero dei detenuti nelle Marche che passano dai 929 del 2018 agli 898 del 2019. Contestualmente negli istituti penitenziari marchigiani diminuisce anche la presenza di stranieri che continua a rappresentare quasi un terzo dell'intera popolazione carceraria (278). Sono alcuni dei dati emersi nel corso della presentazione del Report 2019 sugli istituti penitenziari delle Marche a cui hanno preso parte, tra gli altri, il garante regionale dei diritti Andrea Nobili ed il presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo. Altro dato che desta preoccupazione e' quello relativo alla presenza di tossicodipendenti: sono 270 le persone con problemi di tossicodipendenza (29%).
"Dall'analisi del report emergono difficolta' legate al sovraffollamento nelle carceri di Ancona Montacuto e Pesaro Villa Fastiggi- premette Mastrovincenzo-. Ma continuano ad esserci carenze anche per quanto riguarda le attivita' trattamentali. Su questo tema come consiglio insisteremo perche' sono misure fondamentali per garantire il reinserimento dei detenuti nella societa' e nel mondo del lavoro". A Montacuto sono presenti 328 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 256 persone, mentre a Villa Fastiggi a fronte di una popolazione carceraria pari a 232 unita' la capienza prevista si ferma a 153. Va molto meglio ad Ancona-Barcaglione (97 detenuti per una capienza di 100), Ascoli Piceno (102 detenuti per una capienza di 105), Fossombrone (89 detenuti per una capienza di 179), meno a Fermo (63 detenuti per una capienza di 40).
Nelle strutture marchigiane lavorano 613 agenti di Polizia penitenziaria, 18 educatori e 8 psicologi. La carenza organica di agenti complessivamente e' di 44 unita' ed in particolare riguarda Montacuto (-18 unita') e Ascoli (-13). Una fotografia che il Garante ha scattato nel corso del 2019 grazie ad oltre 50 visite nelle strutture e piu' di 400 colloqui con i detenuti.
"Dobbiamo ancora una volta segnalare le carenze di organico per quanto riguarda gli agenti di Polizia penitenziaria, ma anche quelle che riguardano gli operatori destinati ad area trattamentale e Uepe (misure alternative)- spiega Nobili-. Ma, nonostante tutto, le Marche esprimono un livello di attenzione al sistema carcerario che e' alto e rispetto ad altre regioni viviamo difficolta' minori. Anche il livello di assistenza sanitaria risulta adeguato e di questi tempi non e' ne' banale ne' scontato. Nota dolente e' anche l'assenza nelle Marche degli uffici del Dipartimento di amministrazione penitenziaria. Il Provveditorato non ha piu' una sede nelle Marche ma a Bologna". Il maggiore numero di detenuti e' presente a Montacuto (328 di cui 112 stranieri), segue Pesaro-Villa Fastiggi (232 di cui 85 stranieri), Ascoli (102 di cui 26 stranieri), Ancona-Barcaglione (89 di cui 31 stranieri), Fossombrone (89 di cui uno straniero) ed, infine, Fermo (63 di cui 16 stranieri).
(Red/ Dire)