Roma, 11 feb. - Il Forum ex articolo 26 ha fatto sentire la sua voce in un incontro all'assessorato Politiche Sociali, Welfare ed Enti Locali della Regione Lazio.
"Siamo partiti dal necessario aggiornamento del bando 2020 per l'erogazione del contributo di cura ai cittadini in condizioni di disabilita' gravi e gravissime (la cui graduatoria di circa 2.913 soggetti era stata pubblicata lo scorso novembre). L'ammontare iniziale era di 11 milioni di euro, ma al momento lo stanno rivedendo- fa sapere alla Dire il presidente Stefano Giannessi- sono stati aggiunti dalla Regione altri 6 milioni, ma tutto e' ancora da definire. A giorni dovrebbero pubblicare un'ulteriore delibera concordata con il Comune di Roma, per sbloccare definitivamente la situazione riducendo le somme o mettendo una soglia sui punteggi. Stanno definendo i criteri".
Altro punto sono le tariffe minime dei centri di riabilitazione ferme al 2001. "Ci hanno detto che stanno aprendo un nuovo tavolo- spiega Giannessi- perche' dovranno rivedere i requisiti minimi strutturali dei centri e rivalutare le tariffe in base alle esigenze organizzative degli stessi. Speriamo che questo tavolo vada a conclusione, noi abbiamo chiesto di partecipare per dare il nostro contributo".
Nell'elenco delle priorita' del Forum e' rientrato anche il decreto 485, sospeso nel 2016, in cui era previsto un aumento delle ore di mantenimento a 72 e delle ore in estensiva a 36.
"Era stato un obiettivo concordato con la Regione Lazio nel 2014, in commissione Sanita', per ridurre il gap nel rapporto operatori/utenti. Quindici anni fa era di 1 a 3, oggi- continua Giannessi- e' di 1 a 6, una situazione indecente soprattutto con i ragazzi con disabilita' cognitive e psichiche.
La riabilitazione e' diventata un parcheggio, un generale mantenimento, e manca la funzione abilitativa e riabilitativa.
Restiamo in attesa che venga recepito quanto gia' concordato in Regione Lazio- sottolinea Giannessi- perche' gli impegni presi vanno mantenuti".
Il presidente del Forum ex art. 26 non si risparmia e all'assessorato Politiche sociali fa presente anche un'altra criticita' nel sistema riabilitativo: "I tempi di trasporto dei ragazzi da casa verso i vari centri sono spesso eccessivi. La permanenza sui pulmini puo' durare fino a 4 ore al giorno tra andata e ritorno, con conseguenze deleterie sulla qualita' di vita dei giovani. Inoltre, i centri diurni sono troppo pochi nel Lazio e sono dislocati in modo inadeguato territorialmente. Sono soprattutto strutture accreditate, poiche' i centri pubblici si contano sulle dita della mano". Infine, un'ultima richiesta: "Eliminare la possibilita' che un utente possa essere dimesso d'ufficio dal centro diurno con 7-15 giorni di assenze continuative nell'arco dell'anno".
(Red/ Dire)