Calcio, al via divisione paralimpica e sperimentale
Sinergia Figc-Cip, coinvolti 112 squadre e 3mila tesserati
Roma, 4 feb. - Dallo scorso sabato si fa sul serio. Dopo i test match, si e' alzato finalmente il sipario sulla prima stagione sportiva della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della Figc: calcio d'inizio per i tornei regionali, che si concluderanno il 6 giugno con le finali, per l'attivita' ufficiale rivolta ai calciatori e alle calciatrici con disabilita' cognitivo-relazionale e patologie psichiatriche. Al debutto si presenteranno 3mila tesserati suddivisi in 112 squadre di 81 societa', inserite in tre livelli di gioco differenti per capacita' calcistiche tra veterani di Quarta categoria e compagini esordienti. Dieci le regioni sede di gare: Abruzzo, Emilia-Romagna (che ospitera' anche alcune formazioni del Veneto), Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna e Toscana.
"Questa e' un'altra giornata special per la nuova divisione riferimento per lo sviluppo del calcio italiano, che vuole mostrare la sua unicita' nell'individuare i protagonisti", ha spiegato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, nella conferenza stampa di presentazione nell'Aula Magna del Centro di preparazione olimpica 'Giulio Onesti' a Roma, tenuta insieme a Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico.
"Ringrazio Pancalli per aver accompagnato questo percorso, perche' abbiamo condiviso un rapporto che sancisce in modo molto stretto la nostra collaborazione: siamo la prima Federazione al mondo ad aver istituito una divisione di calcio paralimpico e questa giornata segna quanto sia importante valorizzare la sensibilita' dei nostri ragazzi, che hanno saputo trasmettere umanita' anche a chi vive il calcio in modo arido".
Caratteristica dei tornei e' il meccanismo dell'adozione. La maggior parte delle squadre, infatti, giochera' sotto l'ala di 14 club di serie A, 14 club di serie B e 14 di serie C, oltre che 12 della Lega Dilettanti: saranno loro a fornire il materiale tecnico e le divise ufficiali, come simbolo di identita' e senso di appartenenza. Ma ci saranno anche 18 squadre Free Team, ossia associazioni sportive che partecipano al torneo in modo autonomo, insieme a 3 squadre 'special' adottate direttamente dalle tre Leghe: Filo Onlus (Serie A), Porto Potenza Calcio (Serie B) e Il Ponte Onlus (Lega Pro), e 2 club del Settore Giovanile e scolastico.
"Spero che questo percorso possa essere tanto lungo quanto produttivo per il futuro culturale del calcio italiano- le parole di Pancalli- La ritengo un'esigenza di un Paese che si vuole ritenere civile, perche' i nostri ragazzi sono portatori sani di diritti come tutti gli altri. La nostra forza e' quella di rendere tutto normale: abbiamo condiviso la nascita di una Divisione di calcio paralimpico, ora bisogna tenerla insieme con la forza e strumenti straordinari". Dal numero uno del Cip anche una 'promessa' sincera per la Federcalcio: "Vi 'sfruttero'' in maniera bieca- ha detto sorridendo- per avere uno sviluppo e un'attenzione degna anche per il nostro calcio e per le nostre attivita'. Oltretutto il disagio intellettivo rappresenta la maggior fascia di disagio sociale nel mondo della disabilita'.
Oggi tutto diventa meno speciale e piu' normale e alla Figc dico che deve essere orgogliosa di questo percorso. Do pero' appuntamento al 'secondo tempo' che avra' bisogno del coinvolgimento di tutto il mondo paralimpico, perche' nessuno deve rimanere indietro".
Presente alla conferenza anche l'attuale reggente di Sport e Salute, Francesco Landi, che ha lodato l'iniziativa in riferimento "all'impatto straordinario sulla salute del Paese e sul suo aspetto sociale, aiutando il nostro sistema sanitario a essere piu' sostenibile".
Tra gli obiettivi della Divisione c'e' anche quello di aprirsi a collaborazioni internazionali, sulla scia del percorso sinergico avviato nei mesi scorsi con la Liga Genuine Santander, la competizione gemella spagnola con 38 squadre partecipanti.
(Red/ Dire)
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