'Woman as taboo', per Jane Mcadam Freud la vita e' sotto attacco
Boccalon (Iaaps): Oggi donna fa paura, vince spiritualizzazione blasfema
Roma, 4 feb. - Tutto cio' che e' vitalmente reale crea paura, perche' non e' immediatamente controllabile e consumabile.
Lo dimostra a colori 'Woman as Taboo', la mostra dell'artista Jane McAdam Freud che ripercorre il bisogno di fare i conti con la figura della donna vista come tabu'. "Il femminile quale potenza generativa di vita oggi fa particolarmente paura. La donna puo' essere conquistata o reificata in termini patinati, attraverso una commercializzazione dell'immagine del corpo, ma solo per svuotarla delle sue valenze autenticamente creative di potere vitale e non mortifero", spiega alla Dire Roberto Boccalon, psichiatra e presidente dell'International Association for Arts and Psychology (IAAPs).
La mostra di McAdam Freud, di cui e' stato pubblicato un libro catalogo (De Ferrari, Genova 2019), ha preso forma, nell'ambito della sua residenza d'artista nell'arco del 2018, all'interno dell'Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli, nell'ex ospedale psichiatrico di Genova Quarto, ed e' stata portata anche nel Palazzo Ducale di Genova. Presenta numerose installazioni variamente interattive realizzate con "oggetti trovati", nonche' elaborazioni grafiche su carta, in cui si ritrovano argomenti come la 'spiritualita'', la 'materialita'', la 'carnalita'', 'Dio', anche per risignificare queste tematiche attraverso il loro contributo dialettico.
Alle spalle della mostra 'Woman as taboo' c'e' un dialogo interdiscipinare che si e' intrecciato nel corso degli anni.
"Incontrai J. McAdam Freud a un convegno a Lucca nel 2012 e il suo intervento evoco' in me l'immagine dell'abbraccio possibile tra processo creativo e processo evolutivo. Qualche anno dopo- continua Boccalon- recuperando quella traccia iconica, la invitai a Venezia a tenere una conferenza all'Istituto Universitario Salesiano, dove insegno. Per incuriosirla e convincerla, le raccontai che la psicoanalisi aveva una radice veneziana, in quanto la lettera da cui si fa risalire la sua nascita, Sigmund Freud presumibilmente la scrisse a Venezia poco prima di prendere il treno per tornare a Vienna. Lo stesso giorno in cui lui la spedi', il 21 settembre 1897, nacque Cesare Musatti (uno dei fondatori della psicoanalisi italiana) che in un suo testo si defini' fratello gemello della psicoanalisi".
Il tema del seminario veneziano fu 'Object Authority' e Jane McAdam Freud delineo' con passione il percorso che, attraverso l'immaginario artistico e la sospensione dell'ordine simbolico, va al cuore della nostra psiche, nell'inconscio dove gli oggetti indicano vie che le parole possono successivamente descrivere.
"Prima viene il lampo dell'oggetto e dopo arriva il tuono della parola- sottolinea Boccalon- una sequenza in linea con la prospettiva psicoanalitica".
In quell'occasione l'artista londinese vide un'opera di Claudio Costa, un artista genovese attivo all'interno dell'ospedale psichiatrico di Genova, accolta nella piccola esposizione di opere d'arte parallela alla conferenza. Ne fu molto colpita, riconoscendo una comune valenza contenitiva con la sua opera 'Plan', che era stata scelta per la locandina del seminario. Scopri', inoltre, che Costa si era ispirato al testo 'Totem e tabu'" di Sigmund Freud (1913) , creando un libro d'artista che aveva dedicato allo psichiatra Antonio Slavich, allievo di Basaglia e convinto fautore dell'importanza della promozione dei processi creativi nei contesti di cura.
"Incuriosita espresse il desiderio di andare a Genova e da quel primo viaggio e' nato il progetto di una residenza d'artista all'interno dell'ex Ospedale Psichiatrico di Quarto, negli spazi dove Claudio Costa aveva lavorato. Luigi Maccioni, presidente della sezione Liguria dell'IAAPs, e Franco Vendemiati, presidente dell'Istituto per le Materie e le Forme Inconsapevoli, accolsero con favore il progetto e lo supportarono promuovendo sinergie tra diversi poli istituzionali. Utilizzando, cosi', una metodologia che aveva gia' adoperato alla Scuola Harrow di Londra- racconta Boccalon- Jane comincio' a raccogliere oggetti nell'ex Ospedale, per le vie della citta' e nell'entroterra ligure. Recupero' 'cose' vecchie e abbandonate per risignificare in termini artistici scarti a cui non viene attribuito un valore, voleva quindi testimoniare una declinazione incarnata dell'essere nel mondo". Questo lavoro intenso ha prodotto opere di tipo plastico e disegni.
"All'inizio si pensava di chiamare questo percorso genovese 'Freud-Costa-Freud', oppure 'Riflessioni su Totem e tabu'', poi Jane, nell'equilibrio alchemico degli elementi e degli oggetti, ha orientato la produzione/riflessione estetica utilizzando l'identita' di genere come chiave di lettura. Ha ripercorso la tematica affrontata da Freud nonno (con protagonisti solo maschili) prima e da Costa poi, ma l'ha risignificata valorizzando il suo vertice femminile. Il titolo dell'opera 'Woman as taboo' esprime la consapevolezza dolorosa- prosegue Boccalon- ed e' la testimonianza di una particolare ostilita' nel mondo rispetto al femminile (un esempio e' nel femminicidio) e verso tutto cio' che e' vitale e che ha a che fare con l'infinito".
Le opere di McAdam Freud, nate all'interno dell'ospedale psichiatrico, spazio che un tempo fu deputato alla separazione, al matto, sono sbarcate in un secondo momento nel luogo della massima visibilita': la galleria del Palazzo Ducale. "Il lavoro creativo, come quello psicoanalitico, mette in comunicazione due poli: l'interiorita' e l'esternalita', la razionalita' e l'empatia. Come IAAPs cerchiamo di favorire e promuovere il dialogo tra i diversi codici artistici, perche' sono manifestazioni ed espressioni della soggettivita' umana". Lo psichiatra bolognese si richiama a 'Laudato si'', la recente Enciclica del Papa, per accostare il senso di 'Woman as taboo' alla "visione francescana, secondo cui ogni elemento del creato viene colto nella sua dimensione vitale e di valore". Boccalon si richiama anche alla Genesi, perche' "Dio creo' maschio e femmina diversi, entrambi vertici della societa' con pari valore e pari dignita', perche' da differenti polarita' nasce un flusso vitale. Viviamo in un'epoca storica dove a fronte di atteggiamenti di consumismo, reificazione e appiattimento sugli oggetti- conclude- parallelamente c'e' una tendenza alla virtualizzazione del mondo. In questo senso McAdam Freud ci ha permesso di avvicinare in maniera ancora piu' precisa e piu' profonda gli aspetti legati ad Eros e Thanatos. Con le sue opere ha messo a nudo la valenza mortifera ed implicitamente blasfema delle forme di spiritualizzazione/razionalizzazione, ideologiche e difensive, che allontanadosi dalla dimensione autenticamente creativa e negandogli valore, nega la vita stessa".
(Red/ Dire)
|