(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 15 dic. - Un bambino, giudizioso e molto presente nella vita familiare durante il lockdown, mostra difficolta' di concentrazione, tristezza e atteggiamenti oppositivi proprio quando la vita sembra tornata a una apparente normalita' con la ripresa della scuola. "Mi sembra stia mostrando tutte quelle difficolta' che invece mi sarei aspettata di vedere prima", afferma la mamma nel messaggio scritto al servizio di sostegno psicologico offerto dal progetto 'Lontani ma vicini', promosso da Diregiovani.it e dall'Istituto di Ortofonologia (IdO).
"A volte, di fronte ai problemi- sottolineano gli esperti- i bambini mostrano di essere molto comprensivi, adottando comportamenti estremamente diligenti e coscienziosi, ma potrebbero fare piu' fatica a gestirlo a livello emotivo, attivando poi dei comportamenti regressivi o disfunzionali. Il rientro a scuola e l'allontanamento dalle dinamiche familiari, che sono state profondamente centrali in questa quarantena- aggiunge il team 'Lontani ma vicini'- possono destare importanti paure. Probabilmente ha bisogno di essere rassicurato". Quanto ai comportamenti insoliti che i genitori osservano nel loro figlio, gli psicologi ricordano alla mamma che "difficolta' di concentrazione, tristezza, agitazione, opposizione e necessita' di dormire la notte con voi potrebbero essere sintomi legati ad una ansia di prestazione. Il rientro a scuola per molti bambini ha comportato dubbi e preoccupazioni- ribadiscono gli esperti- anche legate al contagio e alla possibilita' di essere un portatore del virus in famiglia".
Per tutte queste ragioni e per aiutare in modo efficace il figlio a superare queste difficolta', il team di 'Lontani ma vicini' suggerisce alla mamma di "condividere le sue preoccupazioni con il corpo docente e chiedere conferma di quanto lei sta riscontrando in modo da avere un quadro piu' completo". Inoltre, aggiungono, "cerchi di offrire a suo figlio dei momenti di apertura, anche attraverso il gioco, in cui possa lasciarsi andare, tirar fuori ed esprimere le sue preoccupazioni", concludono.
(Wel/ Dire)