Grassi (Unife): È tema che nasconde grandi preoccupazioni
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 8 dic. - L'unica ricetta per rendere ampia ed efficace la campagna vaccinale contro il virus Sars-Cov-2, il cui avvio sembra ormai imminente, "e' la parola fiducia. Dietro il termine vaccino si nascondono molte preoccupazioni, che noi psichiatri e psicoterapeuti verifichiamo costantemente parlando con i nostri pazienti". Va dritto al cuore del problema Luigi Grassi, ordinario di Psichiatria all'Universita' di Ferrara (Unife), parlando del delicato argomento 'vaccini' in relazione alla pandemia da Covid-19.
"Se la convinzione e' che vi sia una lobby di persone che sta costruendo chissa' cosa- continua lo psichiatra- con una tematica paranoica generalizzata che fa propendere per i cosiddetti no vax, noi ci troviamo di fronte- ripete- a una grande preoccupazione. D'altra parte, anche coloro che hanno una sorte di fede cieca fanno un'operazione altrettanto estremizzata".
Intervenendo al secondo e ultimo giorno del convegno digitale 'La salute mentale ai tempi del Covid', promosso dal gruppo Neomesia Mental Health, il docente universitario chiarisce come la costruzione di una fiducia collettiva risulti un'operazione particolarmente difficile in questa fase in cui "arrivano messaggi contrastanti da parte di coloro che si propongono come i portatori del verbo". Il risultato e' una "grande confusione nelle persone" che si trovano "davanti a un bivio tra essere liberi e completi e avere qualcuno che ci guida. Ma facendo confusione, dicendo oggi una cosa e domani il suo opposto, la popolazione fa fatica a fidarsi". D'altra parte, tiene a sottolineare lo psichiatra, "non era e non e' per niente semplice dare delle indicazioni chiare di fronte a cio' che non e' conosciuto". Per queste ragioni, "sara' importante ed efficace piu' il confronto individuale che il messaggio che arrivera' dall'alto", conclude Grassi.
(Wel/ Dire)