Stato investa su giovani e famiglie, nel 2020 -400mila nati
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 1 dic. - "I pediatri devono ribadire l'assoluta necessita' di garantire la scuola in presenza. Gli ultimi dati sull'andamento scolastico dimostrano che se un bambino risulta positivo all'interno di una classe, la diffusione del contagio non avviene in piu del 90% dei casi. La scuola piu' che guidare l'andamento epidemico ne segue l'evoluzione, anche perche' la maggior parte dei bambini positivi sono stati contagiati a livello famigliare". Uno sguardo lucido e razionale sul rischio apertura scuole viene proprio da Rino Agostiniani, vicepresidente della Societa' italiana di pediatria (Sip), che in conferenza stampa aggiunge: "Lo Stato puo' e deve intervenire con ristori economici nelle situazioni penalizzate dal triste periodo che stiamo vivendo, ma non potra' mai compensare cio' che da un punto vi sta educativo e relazionale stanno perdendo i bambini. Loro sono il nostro futuro e ormai ce ne saranno sempre meno. Gia' quest'anno- precisa il neonatologo- raggiungeremo il minimo storico delle nascite, con meno di 400mila nati in Italia. Se proiettiamo questo numero nel tempo, vedremo che nel giro di 10-15 anni il nostro paese non potra' piu' sostenere il suo Welfare. Oggi e' il momento di investire su giovani e famiglie per modificare questo trend".
La scuola e' "sicura- ribadisce Agostiniani- le regole ci sono e c'e' chi verifica che siano rispettate. I timori sono legati a quello che accade fuori, ma chiudendo le scuole questo fuori viene amplificato". È doveroso, secondo il pediatra, "affrontare le criticita' piuttosto che rinunciare all'obiettivo della riapertura, intervenendo sui trasporti e sulle modalita' di accesso ai plessi. Il tracciamento e' sempre piu' efficace, abbiamo a disposizione i test antigenici rapidi che hanno caratteristiche ideali per il contesto scuola". Purtroppo cio' che "non viene abbastanza considerato e' il rischio scuole chiuse- sottolinea il direttore dell'Area di Pediatria e Neonatologia dell'Azienda Usl Toscana Centro- sebbene i dati dimostrino quanto la Dad sia una metodica formativa inadeguata per una larga fetta di ragazzi. In molti studenti sono incrementati i livelli di ansia, paura e le difficolta' relazionali. Sono cambiati in peggio gli stili di vita dal punto di vista alimentare e- conclude- sono aumentate le situazioni di amplificazione dei conflitti familiari".
(Wel/ Dire)