Violenza, a Dafne Cardarelli 7 colloqui in 10 giorni
Da remoto. Psicologa: prima in ps, poi referto psicologico a telefono
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 21 apr. - Il lavoro da remoto del centro Dafne del Cardarelli, gestito dalle psicologhe dell'associazione Salute Donna, "e' iniziato lo scorso tre aprile. In questi dieci giorni sono 7 le donne che, dopo essere arrivate nei pronto soccorso sia del Cardarelli che del Cto dove hanno effettuato la refertezione medica, sono state inviate a noi per la refertazione psicologica o per una consulenza tramite il numero di telefono dell'associazione. C'e' una prima 'accoglienza' per una prima osservazione psicologica e, poi, si valuta se la donna deve seguire anche un percorso con un centro antiviolenza con consuleza legale o sostegno psicologico". Lo spiega alla Dire Valentina Caso, psicologa dell'associazione Salute Donna - centro Dafne di Napoli.
"Le donne - prosegue - sembra che abbiano accolto positivamente questa nuova modalita' di colloquio. Per alcune di loro, pero', ci sono difficolta', avendo in casa il maltrattante, a trovarsi degli spazi per parlare con noi: a volte si chiudono in una stanza o, se possono, vanno da qualche familiare".
Il numero di reperibilita' dell'associazione Salute Donna, attivo tutti i giorni dalle 9 alle 19, "e' stato inserito dalla Regione Campania sulle proprie pagine social. Questo - sottolinea la psicologa - fa si' che tutti i pronto soccorso del territorio regionale, con riferimento a quelli dove questo strumento non viene ancora utilizzato, possano trovare nella nostra attivita' un punto di riferimento per la refertazione psicologica e inviarci le donne vittime di violenza di genere". Lo strumento del colloquio da remoto, resosi necessario per l'epidemia da Covid-19, "potrebbe essere usato, ad emergenza finita, con quelle donne che per motivi personali o di salute - conclude - sono impossibilitate ad accedere fisicamente al centro Dafne".
(Red/ Dire)
|