Neuropsichiatria, Sinpia a Zingaretti: 4 le urgenze
Assistenza remoto, Dpi adeguati, tamponi assenza sintomi, linee telefoniche
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 14 apr. - "I servizi di Neuropsichiatria dell'infanzia e adolescenza (Npia) devono occuparsi in modo unitario della fascia di eta' 0-18 anni e rispondere alle esigenze delle diverse fasi dell'eta' evolutiva. L'operativita' di tali servizi prevede un intervento integrato ospedale-territorio che consenta, nel rispetto delle esigenze e delle aspettative del bambino, dell'adolescente e della sua famiglia, di identificare tempestivamente i disturbi e di rispondere ai bisogni nell'ambiente naturale di vita". Inizia cosi' la lettera che Vincenzina Ancona, segretario della sezione Lazio della Societa' italiana di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza (Sinpia), ha inviato al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti con 4 richieste urgenti.
"L'emergenza pandemia da Covid-19 necessariamente esige nuove modalita' di intervento in servizi gia' depauperati di operatori e di risorse. Riteniamo assolutamente necessario- sottolinea la segretario Sinpia Lazio- garantire la continuita' assistenziale per tutti quei minori con bisogni di salute neuropsichica, poiche' tra i piu' fragili anche in questo periodo cosi' doloroso, garantendo contemporaneamente il minimo rischio di diffusione del virus in utenti, familiari e operatori".
I minori afferenti ai servizi di Npia sono "particolarmente fragili rispetto alle conseguenze del Covid dal punto di vista organico (maggior rischio di complicanze in caso di infezioni per i pazienti neurologici), dal punto di vista psichico (accentuazione dei disturbi psichiatrici pre-esistenti e maggiore possibilita' di strutturare 'nuovi' disturbi psichiatrici) e da quello sociale (maggior difficolta' a tollerare il distanziamento sociale, maggiori difficolta' a comprenderne la necessita', maggiore frequenza di comportamenti a rischio). E' ben noto infatti da letteratura italiana ed internazionale, tra cui quella sottoscritta dall'Organizzazione mondiale della sanita'- ricorda Ancona- che durante le emergenze complesse aumenta, talora fino a raddoppiare, la prevalenza dei disturbi psichiatrici su tutta la popolazione, ed i piu' vulnerabili sono anche quelli che gia' soffrono di un disturbo o, nel caso dei minori, anche quelli i cui genitori soffrono di un disturbo neuropsichico".
Facendo riferimento alle indicazioni operative per i Servizi di neuropsichiatria infantile della Sinpia, dal titolo 'Attivita' clinico-assistenziali durante l'emergenza COVID. Indicazioni operative per i servizi di neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza e per i servizi di riabilitazione dell'eta' evolutiva', e sottoposte all'attenzione del ministero della Salute, "segnaliamo alcune criticita' della situazione regionale Laziale che necessiterebbero un intervento delle autorita' competenti per rendere le soluzioni piu' efficaci ed evitare una disomogeneita' di risposte e una disparita' delle opportunita' di cura offerte da tutti i servizi di Npia", aggiunge la neuropsichiatra. "Risulta indispensabile un rapido spostamento in modalita' da remoto degli interventi diagnostici e terapeutici a sostegno dell'utenza dei servizi di Npia. L'utenza che afferisce ai servizi in virtu' della fascia d'eta' e delle caratteristiche della stessa pone particolari problemi nella gestione dell'emergenza Covid-19".
Inoltre per caratteristiche legate all'eta' e all'assetto comportamentale determinato dai diversi disturbi, i bambini e gli adolescenti che afferiscono ai servizi "mostrano difficolta' significative nell'aderire alle norme necessarie di distanziamento sociale. Pertanto il passaggio degli interventi in modalita' da remoto appare indispensabile, e deve essere esteso alla maggioranza dell'utenza- spiega l'esperta- limitando gli interventi in presenza a una fase iniziale di transizione e a situazioni di particolare urgenza e/o indifferibilita'".
Partendo da questa premessa e - "riferendoci al documento deliberato dalla Sinpia nazionale e tenendo conto delle difficolta' operative che i servizi di Npi stanno incontrando per poter aderire a tali indicazioni operative - chiediamo al presidente della Regione Lazio di intervenire, con carattere di urgenza, sui seguenti punti: 1. Riteniamo prioritario in questo momento che tutte le attivita' assistenziali differibili vengano spostate in remoto e che venga organizzata una modalita' di telelavoro per il massimo numero di operatori. Devono essere rapidamente potenziate tutte le risorse necessarie per consentire le attivita' via telefono o videoconferenza. Tale attivazione- continua Vincenzina Ancona, segretario Sinpia Lazio- permettera' di garantire una continuita' delle cure anche ai pazienti che presentano condizioni di di fferibilita' e che per la natura dei loro disturbi hanno elevato rischio di progressivo peggioramento. Questo puo' e deve essere attivato con le dovute differenze a: servizi TSMREE territoriali; strutture semiresidenziali per adolescenti psichiatrici e minori con disturbi del neuro sviluppo; strutture residenziali psichiatriche per adolescenti estensive ed intensive; reparti ospedalieri di Npia; centri accreditati territoriali ex art.26 (ambulatoriali, domiciliari, semiresidenziali e residenziali). L'attuale condizione emergenziale potra' avviare nel prossimo futuro nuove modalita' di intervento terapeutico- precisa Ancona- sia per la psicoterapia che per la riabilitazione".
Le richieste di Vincenzina Ancona, segretario Sinpia Lazio continuano: 2. "Nel garantire in presenza le prestazioni in urgenza, e' indispensabile rifornire i servizi di Npi di adeguati dispositivi di protezione individuale (dpi) necessari, considerata la difficolta' di mantenere adeguato distanziamento sociale con la nostra utenza.
3. Per i servizi di ricovero e i servizi residenziali, e' necessario predisporre un utilizzo della diagnostica specifica per Covid-19 (tampone) anche in assenza di sintomi, considerata la difficolta' dell'utenza afferente ai servizi di ricovero e residenziali nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, e la presenza di dati in letteratura che definiscono la popolazione adolescenziale piu' incline a contrarre infezioni in forma asintomatica.
4. Si ritiene opportuno predisporre linee telefoniche dedicate, utilizzando anche operatori in smartworking, per informazioni, sostegno e indicazioni, anche per utenti non in carico", conclude Ancona.
(Wel/ Dire)
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